Con questo termine indichiamo la scelta di vari comportamenti atti a condurre un’azienda ad una riduzione dei consumi di energia necessaria allo svolgimento delle sue attività. Il risparmio può essere ottenuto sia con una razionalizzazione dei processi energetici che con l’uso di tecnologie specifiche in grado di trasformare l’energia nella forma più efficiente disponibile per l’azienda.
Per poter arrivare a definire un’attività mirata al risparmio energetico è necessario eseguire una diagnosi che evidenzi i consumi aziendali individuando quelli che sono i punti sui quali intervenire e su cui sia possibile avere più facilmente un miglioramento dell’efficienza energetica.
Talvolta piccoli interventi aziendali possono concorrere significativamente all’obiettivo del risparmio energetico:
- un’azienda con tanti punti luce deve valutare l’opportunità di sostituire tutte le lampade di vecchia concezione con quelle a risparmio energetico;
- i sistemi automatici di controllo dell’illuminazione con sensori di presenza negli ambienti permettono di evitare sprechi;
- sensori crepuscolari per l’autoaccensione o spegnimento e temporizzatori programmabili riducono la necessità di intervento umano;
- i sistemi di schermatura solare consentono di ridurre il carico di condizionamento estivo e di concentrare i raggi solari nei periodi invernali;
- i sistemi di recupero termico a scambiatore di calore sono in grado di riscaldare l’aria in ingresso negli ambienti con il calore contenuto in quella espulsa in fase di rinnovo,
- isolamenti termici nelle tubazioni e nelle tamponature esterne dell’edificio riducono il fabbisogno di energia per il riscaldamento;
- l’adozione di accorgimenti di riduzione delle vibrazioni delle macchine operatrici, ne migliora l’efficienza.
Si rimanda alla check list di potenziali interventi realizzabili per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e miglioramento dell’efficienza energetica.