Sono definite rinnovabili elettriche le fonti rinnovabili e le relative tecnologie che consentono di produrre energia elettrica.
Gli impianti più comuni sono:
- solari fotovoltaici;
- eolici (micro, mini e grande eolico);
- idroelettrici (micro, mini e grande idroelettrico);
- a biomassa.
Gli impianti solari fotovoltaici sono impianti che convertono la luce del sole in energia elettrica grazie alle proprietà particolari di un materiale semiconduttore, il silicio, presente nei moduli fotovoltaici.
Gli impianti eolici sono impianti che sfruttano l'energia cinetica del vento per produrre energia elettrica grazie all'azione del vento sulle pale di una turbina eolica collegata a un generatore.
Gli impianti idroelettrici sfruttano l’energia cinetica dell’acqua per produrre energia elettrica mediante una turbina idraulica collegata a un generatore.
Gli impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica sfruttano la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica (legna, paglie e potature arboricole, ramaglie e cime, scorze, ceppi, sanse, raspi, lolla di riso, grassi di macellazione, noccioli di frutta, gusci, deiezioni animali) in maniera diretta o utilizzando dei gas o combustibili ottenuti dalla lavorazione di tali prodotti.
Per ogni tipologia dei suddetti impianti esiste una grande varietà di configurazioni e varianti che saranno adottabili a seconda delle opportunità tecnico-economiche.
Esistono anche altre tipologie di impianti quali, ad esempio, il solare termodinamico a concentrazione di piccola taglia con motore Stirling. Sono impianti poco diffusi perché non offrono ancora un rapporto costi/benefici all’altezza delle tecnologie elencate.