Inquinamento industriale e dei grandi allevamenti: dall’Ue sì a regole di contrasto più severe

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Parlamento europeo

La Commissione per l'ambiente del Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulle norme dell'Ue per ridurre l'inquinamento industriale e dei grandi allevamenti e guidare gli impianti agroindustriali nella transizione verde.

La Direttiva sulle emissioni industriali (IED) stabilisce norme sulla prevenzione e il controllo dell'inquinamento da emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo dei grandi impianti agroindustriali. Fa parte della trasformazione verde e circolare dell'industria dell'UE, apportando significativi benefici per la salute e l'ambiente ai cittadini.

Gli impianti su cui ricadono le norme possono funzionare solo se ottengono un'autorizzazione, concessa dalle autorità nazionali, a eccezione di alcune aziende agricole che sono solo obbligate a registrarsi. Per prevenire e controllare meglio l'inquinamento, la direttiva IED riveduta richiede alle autorità nazionali di ridurre ulteriormente i valori limite di emissione di inquinanti, sulla base delle cosiddette "Best Available Techniques" (BAT), al momento della revisione delle autorizzazioni o della definizione di nuove condizioni di autorizzazione.

I deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di estendere l'IED agli impianti dell'industria estrattiva (miniere), ai grandi impianti che producono batterie (a eccezione di quelli che assemblano esclusivamente moduli batteria e pacchi batteria) e all'allevamento di bovini su larga scala, nonché a più allevamenti di suini e pollame.

Per quanto riguarda gli allevamenti di bestiame, i deputati hanno votato per includere allevamenti di suini e pollame con più di 200 unità di bestiame (ULS) e allevamenti di bovini con 300 UBA o più. Per le aziende che allevano più di un tipo di questi animali, il limite dovrebbe essere di 250 ULS. I deputati hanno proposto di escludere gli allevamenti estensivi. La Commissione ha inizialmente proposto una soglia di 150 UBA per tutto il bestiame. I deputati sottolineano inoltre l'importanza di garantire che i produttori al di fuori dell'UE soddisfino requisiti simili alle norme europee.

I deputati hanno inoltre votato per aumentare la trasparenza, la partecipazione pubblica e l'accesso alla giustizia in relazione all'autorizzazione, al funzionamento e al controllo degli impianti regolamentati. Il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti verrebbe trasformato in un portale delle emissioni industriali dell'UE in cui i cittadini possono accedere ai dati su tutti i permessi dell'UE e sulle attività inquinanti locali.

Il Parlamento dovrebbe adottare il provvedimento durante la sessione plenaria del luglio 2023, dopo la quale potranno iniziare i negoziati con il Consiglio sulla legislazione finale.

24/05/2023