La Sardegna si caratterizza per essere una terra semplice e cooperativa, in cui prevale l’economia reale. I processi dell’industria tradizionale sono coltivati con cura, a fronte di una strutturata vocazione per le attività del turismo, agroindustria, artigianato e per i servizi avanzati.
L’isola offre una sequenza di livelli settoriali:
- settore terziario (dal commercio, al turismo, alla logistica);
- industria in senso stretto (settore estrattivo, manifattura, produzione di energia, etc.);
- le costruzioni;
- l’agricoltura.
L’heritage, ambientale, culturale, artistico ed enogastronomico sostengono l’industria turistica, ormai divenuta core business dell’isola, la quale industria favorisce altresì lo sviluppo dell’artigianato di precisione, presente e conosciuto anche nei mercati internazionali.
Il knowhow di qualità nel settore primario favorisce l’agroindustria. La creatività e l'operoso ingegno del mondo imprenditoriale, accompagnati dalla forza delle specializzazioni produttive del capitale umano, supportano tutti i settori dell'industria tradizionale, grazie anche all'abilità nella fruizione delle materie prime. Logistica e servizi avanzati, processi di rispetto della sostenibilità ambientale ed ICT, fanno da collante all'intero sistema produttivo che, nel resistere in maniera fiera agli andamenti economici altalenanti, riesce a valorizzare le proprie vocazioni territoriali.
In Sardegna si trova un sistema economico che presenta alcune realtà produttive organizzate secondo un modello distrettuale, agglomerazioni di imprese localizzate in aree specifiche dove è presente una specializzazione produttiva in termini di filiera. Il modello di distretto industriale creato in Sardegna negli anni novanta si è oggi evoluto ed istituzionalizzato nei sistemi produttivi locali garantendo un’alta specializzazione delle imprese facenti parte degli agglomerati.
I Sistemi Produttivi Locali (SPL) della Sardegna, essenziali per un buon sviluppo regionale, sono definiti come contesti produttivi omogenei caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali, prevalentemente di piccole e medie dimensioni.
I Distretti Industriali (DI), sono sistemi produttivi locali che oltre ad avere il requisito della concentrazione delle imprese, hanno anche quello della specializzazione produttiva di sistemi di imprese.
Per quanto riguarda il turismo, i nuclei dei distretti turistici maggiori, impreziositi dall'affascinante sequenza di borghi e paesi, correlati dalla densa rete degli agriturismi, sono localizzati nella celebre Costa Smeralda, nella Riviera del Corallo, nell'accogliente Golfo di Orosei, nel connubio costa montagna dell'Ogliastra, nella varietà della Costa del Sud. L'alta concentrazione di ricettività in queste aree non ha sopito la crescente propensione alla scoperta del territorio, grazie alla sempre maggiore fruibilità dei patrimoni ambientali, culturali ed enogastronomici delle differenti aree tipiche dell'isola, tutte ben caratterizzate e pronte all'offerta delle proprie vocazioni.
In merito all’artigianato, il sapere antico tramandati di generazione in generazione sono il cuore pulsante del sistema artigianale sardo, il quale si caratterizza per la semplicità e l'originalità, che riassume storia, arte e costume. L’artigianato artistico sardo non è solo un'attività produttiva, è uno stile di vita che ritrovi dentro le abitazioni e nelle strutture ricettive, che costituiscono parte integrante dei costumi tradizionali. Nato per dare risposte ad esigenze pratiche, l'artigianato della Sardegna produce manufatti rifunzionalizzati alla vita moderna destinati al commercio interno e per l'export.
L'agroindustria ricopre un ruolo fondamentale nel sistema produttivo. Rappresenta inoltre, una risorsa fondamentale per le qualità non riproducibili in altri contesti, per la cura e sostenibilità con cui vengono portate avanti le tradizioni, per l'affermazione dei suoi prodotti su scala internazionale. I suoi punti di forza sono il vitivinicolo (vitigni autoctoni riscoperti e rivalutati, vitigni internazionali, aziende leader del settore e pluripremiate), l'olivicolo (varietà tipiche locali ed alta concentrazione di aziende specializzate), il lattiero caseario (con punte d'eccellenza nei formaggi), la zootecnia (carne e derivati hanno proprietà organolettiche uniche al mondo), il cerealicolo (grano e frumenti vari) e l'orticolo (su tutti pomodoro e carciofo).
La Sardegna è una delle terre europee col maggior patrimonio geologico, ha infatti un sottosuolo ancora molto ricco di minerali: questa è la radice dell'industria dell'estrattivo, in particolare del lapideo (le cui radici affondano nell'ossidiana ed evolvono in svariate altre tipologie), col marmo del distretto di Orosei e del granito del distretto Gallurese. Sempre nel nord est dell'isola è forte il distretto del sughero, fiero delle sue coltivazioni autoctone.
Nell'ambito delle attività complementari e ausiliari a quelle del primario e delle industrie, c'è in Sardegna una funzionale rete di attori che erogano prestazioni immateriali di servizi che agevolano i comparti tradizionali e fanno da volano al sistema intero. Forte è il sistema dei servizi bancari e assicurativi come quelli sulla sanità e l'assistenza alla persona. Elevata qualità è espressa da quelli dell'istruzione e nelle attività sportive e culturali, così come la ristorazione, catering ed i noleggi. Punto d'orgoglio dei processi d'evoluzione del sistema è il terziario avanzato, perché in Sardegna la community ICT (specie nei nuovi media) e ricerca & sviluppo (specie nei processi d'innovazione, biotech e genetica), il grande profilo delle consulenze e delle attività professionali, copre l'interna gamma delle attività di supporto alle imprese esistenti o che vogliono insediarsi nell'isola.
Per maggiori informazioni, si consultino i seguenti siti internet tematici: