Usura, a rischio 175mila imprese

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Un’impresa meridionale su tre è in sofferenza economica e rischia di finire nelle mani degli usurai. Un problema che in tutta Italia riguarda 176.373 aziende, con una concentrazione maggiore nelle grandi metropoli Roma, Milano, Napoli e Torino. Un pericolo che emerge da report della CGIA di Mestre che ha analizzato i dati, aggiornati al 31 marzo 2021, sulle società non finanziarie e famiglie produttrici che sono state segnalate come insolventi dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. In base a questa schedatura, per legge, queste imprese non possono avere accesso al credito. In Sardegna il rischio riguarda 5.463 aziende, il 3,1% del totale nazionale, così distribuite per provincia: Sassari 1.949; Cagliari 1.510; Sud Sardegna 900; Nuoro 670; Oristano 434.

I dati nazionali vedono Roma era al primo posto con 13.310 aziende: subito dopo scorgiamo Milano con 9.931, Napoli con 8.159, Torino con 6.297, Firenze con 4.278 e Brescia con 3.444. Le province meno interessate da questo fenomeno sono le meno popolate, come Belluno (360), Isernia (333), Verbano-Cusio-Ossola (332) e Aosta (239). In generale l’area più a rischio è il sud con 57.992 aziende in sofferenza (pari al 32,9 % del totale), seguono il Centro con 44.854 imprese (25,4 % del totale), il Nordovest con 43.457 (24,6 % del totale) e infine il Nordest con 30.070 (17 %del totale).

A confermare l’equazione aziende in sofferenza=aziende a rischio usura sono i dati sulle denunce all’autorità giudiziaria: secondo il ministero dell’Interno nel 2020 le denunce sono salite a 222, registrando un aumento del +16,2 % rispetto al 2019.

 

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Ricerca e innovazione
24/09/2021