
Dal prossimo 1° gennaio le PMI potranno applicare il nuovo regime IVA semplificato, come previsto da una direttiva europea, recepita a ottobre dallo Stato italiano. Per fornire alle imprese gli strumenti utili a districarsi meglio nella materia così modificata, è online un portale (sme-vat-rules.ec.europa.eu) che fornisce tutte le informazioni necessarie.
La direttiva UE consente alle piccole e medie imprese di vendere beni e servizi senza applicare l’IVA ai clienti. Le attività hanno la possibilità di scegliere tra due diversi sistemi. Una soluzione è rivolta alle imprese stabilite in un solo Stato membro e con fatturato massimo di 85mila euro, limite nel quale rientrano le ditte forfettarie italiane. L’altro sistema riguarda le imprese transfrontaliere con ricavi fino a 100mila euro in tutto il territorio dell’Unione. Se le pmi hanno sede in uno Stato membro differente da quello in cui l’IVA è dovuta, possono scegliere se esentare dall’imposta le proprie cessioni transfrontaliere, come già le esentano per le operazioni nazionali.
Aderendo al nuovo regime si accede all’esenzione IVA (con il conseguente snellimento burocratico), ma viene eliminata la detrazione IVA. Una scelta che è solo facoltativa. Le imprese possono scegliere se continuare ad applicare il regime IVA nazionale oppure utilizzare quello speciale UE, con la possibilità di farlo solo nel proprio paese o anche negli altri paesi.
Sul portale web è attivo anche un simulatore che consente di valutare anche la propria ammissibilità al nuovo sistema IVA, che si presenta ideale per coloro che vendono a distanza a consumatori finali.
Il regime transfrontaliero si può applicare a tutti i beni e servizi, con l’eccezione di transazioni occasionali, cessioni transfrontaliere fra Stati membri di nuovi mezzi di trasporto e ulteriori operazioni escluse dallo Stato membro interessato.