Ue, nuovi limiti per la presenza di sostanze chimiche nei rifiuti

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Rifiuti

Il 24 ottobre il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un regolamento inteso a ridurre i valori limite per la presenza di inquinanti organici persistenti nei rifiuti.

Gli inquinanti organici persistenti sono sostanze particolarmente nocive. Pur non potendo più essere utilizzate nei nuovi prodotti, tali sostanze chimiche possono ancora essere rinvenute nei rifiuti provenienti da alcuni prodotti di consumo quali tessuti impermeabili, mobili, materie plastiche e apparecchiature elettroniche. Per realizzare un'economia circolare, in cui i rifiuti saranno sempre più utilizzati come materia prima secondaria, è fondamentale fissare nuovi limiti alla presenza di inquinanti organici persistenti nei rifiuti.

Il regolamento rivede gli allegati del regolamento sugli inquinanti organici persistenti, inserendo nuove sostanze chimiche nell'elenco di tali sostanze, limitandone la presenza nei rifiuti con più rigorosi valori limite di concentrazione di alcune sostanze. I nuovi valori limite di concentrazione garantiranno una maggiore protezione della salute umana e dell'ambiente.

Il regolamento riguarda principalmente le seguenti sostanze:

  • acido perfluoroottanoico (PFOA), i suoi sali e i composti a esso correlati — presenti nei tessuti impermeabili e nelle schiume antincendio
  • eteri di difenile polibromurato (PBDE) — ritardanti di fiamma presenti nelle materie plastiche e nei tessuti utilizzati nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nei veicoli e nei mobili
  • esabromociclododecano (HBCDD) — ritardante di fiamma presente in alcuni rifiuti di plastica e rifiuti tessili, in particolare negli isolanti in polistirene provenienti dalla demolizione di edifici
  • paraffine clorurate a catena corta (SCCP) — ritardanti di fiamma presenti in alcuni rifiuti di gomma e di plastica, come nastri trasportatori di gomma, tubi flessibili, cavi e sigilli
  • dibenzo-p-diossine e dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF) — queste sostanze non sono prodotte o aggiunte intenzionalmente ai materiali, ma sono presenti sotto forma di impurità in alcune ceneri e in altri rifiuti industriali
  • PCB diossina-simili — simili alle diossine, questi PCB possono essere presenti come impurità in alcune ceneri e in alcuni oli industriali. Si propongono limiti per questi PCB specifici, così come per le diossine
  • acido perfluoroesansolfonico (PFHxS), i suoi sali e i composti a esso correlati — presenti nei tessuti, negli articoli per cottura antiaderenti e nelle schiume antincendio I colegislatori hanno convenuto di aggiungere al regolamento questa sostanza a seguito di una decisione della conferenza delle parti della convenzione di Stoccolma del giugno 2021 intesa a limitarne la produzione e l'uso.

Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e si applicherà a decorrere da sei mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

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Ambiente e salute
27/10/2022