
Garantire il trasporto aereo delle merci essenziali. Lo dicono gli orientamenti della Commissione trasporti dell’Unione europea, che esorta gli Stati membri a sostenere le operazioni di trasporto aereo delle merci durante la crisi del coronavirus. Si tratta di raccomandazioni, in sostanza, in favore di misure operative e organizzative che garantiscano il mantenimento dei flussi di trasporto essenziali, a iniziare dalle forniture mediche e dal personale sanitario. Si va dall’invito a rilasciare diritti di traffico temporanei per le operazioni aggiuntive di trasporto merci da aree non Ue con aeromobili passeggeri, di norma soggette a restrizioni, all’eliminazione temporanea di chiusure notturne e le restrizioni delle bande orarie negli aeroporti, sino all’uso di aeromobili passeggeri per il solo trasporto di merci. Fondamentale, per la Commissione Trasporti, è che gli aeroporti dispongano di una capacità di movimentazione aerea tale da legittimare tali misure speciali, la cui durata è legata a quella dell’emergenza sanitaria prodotta dalla diffusione del contagio da Coronavirus.
Secondo la Commissione, il trasporto aereo delle merci è essenziali per l’economia comunitaria e per la lotta dei Paesi membri contro il Covid-19. Le catene di approvvigionamento europee e mondiali dipendono dal loro funzionamento e il trasporto aereo di merci deve fornire continuativamente prodotti alimentari, forniture mediche e altri prodotti cosiddetti “critici”. Come ha spiegato la commissaria per i Trasporti dell’Ue, Adina Vălean, «il trasporto aereo di merci rappresenta circa il 35 % del commercio mondiale in valore ed è un tassello fondamentale del trasporto merci, che consente alle catene di approvvigionamento globali della maggior parte dei materiali di alto valore di continuare a funzionare, e perciò costituisce un complemento essenziale del trasporto merci via terra e via mare». Di conseguenza, dice ancora, «stiamo emanando misure concrete per mantenere l’operatività di questi servizi, anche per quanto riguarda gli aerei passeggeri».