La continua crescita di startup e pmi innovative traina la ripresa e la transizione digitale in Italia. Secondo il report sul quarto trimestre 2021 del Ministero dello Sviluppo economico con Unioncamere, InfoCamere e Mediocredito centrale, le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese risultano 14.077, con un capitale sociale in aumento rispetto al terzo trimestre (+24,5 milioni di euro, +2,68%), attestatosi in media a circa 65 mila euro a impresa. In questa crescita il processo di digitalizzazione lascia una impronta rilevante. Il 75,7% delle startup innovative fornisce infatti servizi alle imprese in specializzazioni digitali: 38,5% produzione di software e consulenza informatica, 14,3% attività di R&S e 8,9% attività dei servizi d’informazione. Anche il 16% di Startup innovative che operano nel manifatturiero si occupano principalmente di tecnologia, in particolare il 2,9% fabbricazione di macchinari, mentre il 2,3% fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici.
In questa analisi del Mise emerge come il Fondo di garanzia per le Pmi si confermi strumento fondamentale per il sostegno alle startup innovative: nel quarto trimestre 2021 il Fondo ha gestito 746 operazioni per un totale di finanziamenti potenzialmente mobilitati nel trimestre intorno ai 150 milioni di euro. Dal 2013 al 2021 le operazioni gestite dal Fondo sono 14.540, con un ammontare complessivo dei finanziamenti potenzialmente mobilitati che supera i 2,5 miliardi euro, mentre sono complessivamente 6.888 le Startup innovative beneficiarie dei finanziamenti (numero inferiore a quello delle operazioni garantite perché alcune hanno ricevuto più di un prestito).
Il Fondo di garanzia si è rivelato fondamentale anche per le Pmi innovative: le operazioni di erogazione di credito sono state circa 300 in più rispetto al precedente trimestre, coinvolgendo 1.324 imprese. L’ammontare mobilitato complessivamente è pari a oltre un miliardo e mezzo di euro.