Transizione climatica, dall’Ue fondi per riconversione verde delle miniere di carbone del Sulcis Iglesiente

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L'Italia riceverà dall’Ue un miliardo di euro nell'ambito del Fondo per una transizione giusta a seguito dell'approvazione del suo piano territoriale per una transizione giusta. Questo sostegno dell'Ue contribuirà al conseguimento di una transizione climatica giusta a Taranto e nel Sulcis Iglesiente, in quanto incoraggerà la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro in settori verdi, tra cui quello dell'energia rinnovabile.

L'Italia si è impegnata a eliminare gradualmente la produzione di energia elettrica dal carbone entro il 2025. Questo impegno inciderà sull'area del Sulcis Iglesiente, sede dell'ultima miniera di carbone italiana, che presenta tuttavia un forte potenziale per la produzione di energia rinnovabile.

Il Fondo investirà in tale regione per stimolare la diversificazione economica negli ambiti dell'economia verde, dell'agricoltura, del turismo e dell'economia del mare. Il supporto sarà destinato in particolare alle microimprese per introdurre innovazioni di processo, di prodotto, organizzative e di marketing, mentre le Pmi e le start-up beneficeranno di progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, soprattutto in chiave di economia circolare.

Il Fondo aiuterà 2.250 lavoratori ad acquisire nuove competenze attraverso corsi di formazione e rafforzerà il sostegno alle persone in cerca di lavoro e ai servizi dedicati alla creazione di nuove imprese.

Sarà agevolata la creazione di comunità energetiche rinnovabili volte a ridurre la povertà energetica. Il Fondo concorrerà anche a ridurre e ottimizzare il consumo energetico delle pmi incoraggiando l'uso di tecnologie pulite per la produzione di energia eolica, solare e marina. I siti contaminati saranno bonificati, riabilitati e destinati a nuove attività economiche.

Nella provincia di Taranto opera la più grande acciaieria d’Europa e un terzo dei lavoratori dell'industria è impiegato nel settore siderurgico, il Fondo supporterà la riqualificazione di 4 300 lavoratori in vista di un loro reimpiego in posti di lavoro verdi connessi alla transizione verso l'energia pulita e all'economia circolare. Rafforzerà anche i servizi di cura, al fine di valorizzare il potenziale delle donne attualmente escluse dal mercato del lavoro e garantire un'assistenza alle persone più vulnerabili.

Argomenti
Reindustrializzazione (aree crisi)
23/12/2022