È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy gli interventi di sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo in linea con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI). In particolare, si tratta di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo, da realizzare nei territori delle regioni meno sviluppate.
La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca). Sono previsti contributi diretti alla spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, nell'ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS). I fondi consistono in 328 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sulle risorse del FRI e 145 milioni milioni per la concessione dei contributi diretti alla spesa, a valere sulle risorse rese disponibili a seguito della chiusura dei programmi operativi 2007-2013.
Secondo il decreto (che in realtà risale allo scorso 14 settembre ma è pubblicato sulla GURI ai primi di novembre) A beneficiarne possono essere imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda e che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria. La misura riguarda anche i Centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
I progetti di ricerca e sviluppo devono essere relativi a materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale. Con le attività finanziate occorre garantire la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o un notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Ulteriore requisito è che i progetti devono essere attuati nei territori delle regioni meno sviluppate, ovvero Sardegna insieme a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Sono richiesti: spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 20 milioni di euro; una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi; avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni. Le agevolazioni coprono contributi alla spesa, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto, con percentuali che variano per piccole, medie e grandi imprese.