Sostanze chimiche nocive nei rifiuti, dal 29 dicembre in vigore i nuovi limiti Ue

Rifiuti

Il 29 dicembre entrerà in vigore il nuovo regolamento Ue sugli inquinanti organici persistenti (POP), che prevede l'obbligo giuridicamente vincolante di proteggere la salute umana e l'ambiente da alcune delle sostanze chimiche più nocive presenti nei rifiuti. Sebbene in genere i POP non siano più utilizzati in nuovi prodotti, sono ancora presenti nei rifiuti derivanti dallo smaltimento di alcuni prodotti industriali e di consumo dopo il termine del loro ciclo di vita.

Il nuovo regolamento adottato lo scorso ottobre dal Consiglio dell’Unione e pubblicato nella Gazzetta ufficiale europea del 9 dicembre 2022, introduce per la prima volta limiti per alcune di queste sostanze chimiche contenute nei rifiuti e li inasprisce per altre che erano già regolamentate. I limiti esistenti sono stati inaspriti per cinque sostanze, mentre sono stati concordati nuovi limiti per quattro nuove sostanze presenti ad esempio nei tessuti impermeabili, nelle schiume antincendio, nel legno trattato ecc. Limitare la presenza di queste sostanze chimiche nei rifiuti impedirà loro di rientrare nel circuito economico.

Il regolamento riguarda principalmente le seguenti sostanze:

  • acido perfluoroottanoico (PFOA), i suoi sali e i composti a esso correlati — presenti nei tessuti impermeabili e nelle schiume antincendio
  • eteri di difenile polibromurato (PBDE) — ritardanti di fiamma presenti nelle materie plastiche e nei tessuti utilizzati nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nei veicoli e nei mobili
  • esabromociclododecano (HBCDD) — ritardante di fiamma presente in alcuni rifiuti di plastica e rifiuti tessili, in particolare negli isolanti in polistirene provenienti dalla demolizione di edifici
  • paraffine clorurate a catena corta (SCCP) — ritardanti di fiamma presenti in alcuni rifiuti di gomma e di plastica, come nastri trasportatori di gomma, tubi flessibili, cavi e sigilli
  • dibenzo-p-diossine e dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF) — queste sostanze non sono prodotte o aggiunte intenzionalmente ai materiali, ma sono presenti sotto forma di impurità in alcune ceneri e in altri rifiuti industriali
  • PCB diossina-simili — simili alle diossine, questi PCB possono essere presenti come impurità in alcune ceneri e in alcuni oli industriali. Si propongono limiti per questi PCB specifici, così come per le diossine
  • acido perfluoroesansolfonico (PFHxS), i suoi sali e i composti a esso correlati — presenti nei tessuti, negli articoli per cottura antiaderenti e nelle schiume antincendio I colegislatori hanno convenuto di aggiungere al regolamento questa sostanza a seguito di una decisione della conferenza delle parti della convenzione di Stoccolma del giugno 2021 intesa a limitarne la produzione e l'uso.

Le nuove parlano chiaro riguardo al deciso impegno dell'Ue ad affrontare il problema dei POP nei rifiuti e a guidare la strada verso un ambiente privo di sostanze tossiche a livello internazionale. La maggior parte delle disposizioni del regolamento sarà applicabile 6 mesi dopo la data della sua entrata in vigore (il 29 dicembre).

Contribuendo a promuovere l'approvvigionamento di materie prime secondarie sicure e prive di sostanze tossiche, il regolamento svolge anche un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi del piano d'azione per l'economia circolare, del piano d'azione per l'inquinamento zero e della strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili.

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Ambiente e salute