L'infografica "Le Imprese in Sardegna" ci offre uno spunto interessante per discutere del tessuto imprenditoriale dell'Isola. La prima cosa che salta all'occhio è l’evoluzione del tasso di crescita sardo che dal 2019 al 2023 risulta, eccezion fatta per il 2018, superiore alla media nazionale. Nel corso del 2023, sebbene il gap positivo si sia leggermente ridotto rispetto all'Italia, la regione mantiene comunque risultati positivi.
Anche nel 2020, nonostante l'impatto negativo della pandemia, la Sardegna ha registrato una crescita del tasso regionale rispetto all'anno precedente.
Analizzando i dati a livello provinciale, emerge la performance eccezionale della provincia di Sassari, che si conferma la vera locomotiva dell'imprenditoria sarda. Cagliari segue a ruota, mentre Nuoro e Oristano mostrano una crescita più contenuta.
Dall’analisi settoriale dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio emerge che il comparto dei “Servizi” è quello che ha registrato la maggiore crescita imprenditoriale, con un aumento di 591 imprese rispetto all'anno precedente, corrispondente a un’espansione del 2,2%. All'interno di questo settore, le "attività professionali scientifiche e tecniche" hanno sperimentato un vero e proprio boom, con un aumento del 3,8%, equivalente a 132 imprese in più. Anche le attività legate al "noleggio e ai servizi di supporto alle imprese" hanno registrato un saldo positivo di 120 attività e una variazione relativa del 2,3%.
Il settore delle “Costruzioni” ha mostrato una crescita più moderata, con 153 imprese in più, corrispondenti a un aumento dell'0,8%. È interessante notare che questa crescita è leggermente inferiore a quella dell'anno precedente, che era stata del 1,2%.
Il comparto del “Turismo” ha evidenziato una dinamica differenziata, con un aumento delle attività legate all'alloggio (158 imprese in più), ma una leggera flessione in quelle della ristorazione (-0,4%). Questo suggerisce una varietà di fattori e trend all'interno del settore turistico.
Male il settore del “Commercio” che mostra una preoccupante tendenza al ribasso, con una diminuzione costante e strutturale delle imprese per l'undicesimo anno consecutivo. Nel corso del 2023, si è verificata la perdita più significativa degli ultimi 10 anni, con la scomparsa di 740 imprese (-2,1% rispetto al 2022), portando la riduzione complessiva a oltre 5.400 aziende. Questa tendenza è particolarmente evidente nel "commercio al dettaglio", con una perdita di 655 imprese nell'ultimo anno.
In sostanza, nonostante il quadro generale positivo, ci sono alcuni settori che destano preoccupazione. Il commercio, seguito dal comparto primario e dalle industrie manifatturiere stanno infatti registrando un calo costante e preoccupante.
