Sanità, via il superticket dal 1° settembre

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sanità, via al superticket

Dal 1° settembre è abolito in Italia il superticket Sanità. Grazie alla tempestività con cui tutte le Regioni hanno recepito la norma inserita nella Legge di Bilancio 2020, l’abolizione sarà operativa in tutto il Paese e prevede che non si paghi più la maggiorazione del ticket sulle ricette specialistiche, per le quali il tetto è fissato a 40 euro. In pratica si pagherà solo il ticket ordinario, senza la quota aggiuntiva prevista dal 2011 sulle ricette relative a prestazioni specialistiche ambulatoriali, una maggiorazione intorno ai 10 euro, che le diverse Regioni in questi anni hanno applicato con regole proprie, ma per la quale la manovra 2020 ha stabilito l’abolizione.

Si continua a pagare in modo uniforme sul territorio nazionale, invece, il normale ticket che, come è noto, varia a seconda della prestazione, arrivando a un massimo di 40 euro. Restano valide tutte le altre regole sulle esenzioni. L’introduzione del super-ticket aveva reso più oneroso il servizio sanitario nazionale su molte prestazioni con il risultato di diminuirne il numero, rappresentando un vantaggio in alcuni casi per la sanità privata, che in considerazione dei maggiori costi del servizio pubblico è diventata più competitiva.

Argomenti
Ambiente e salute
31/08/2020