Ristoratori che investono sul Made in Italy ed esercenti dei centri storici premiati dal Decreto Agosto con contributi a fondo perduto

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Per i ristoratori che acquistano prodotti Made in Italy e per i commercianti che operano nei centri storici sono previsti contributi a fondo perduto anche nel Decreto Agosto. Per i ristoratori che investono sui prodotti italiani l’entità del contributo sarà determinata con decreto attuativo, per gli esercenti dei centri storici. la somma dipenderà dalla differenza di fatturato fra giugno 2019 e 2020 e dai ricavi annui.

Del Bonus ristorazione sono beneficiari ristoranti, mense e catering continuativo su base contrattuale, con un calo del fatturato da marzo a giugno 2020 pari almeno al 25% rispetto allo stesso periodo del 2019, requisito non richiesto però ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019. La sovvenzione riguarda esclusivamente l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari, compresi vitivinicoli, Dop e Igp, valorizzando la materia prima di territorio. Si tratta insomma di un contributo destinato alle attività di ristorazione che hanno subito la perdita di fatturato a causa del lockdown e dell’impatto del Coronavirus per acquistare prodotti Made in Italy. La misura ha un plafond di 600milioni di euro, a breve un decreto del Ministero delle Politiche agricole dovrà determinare la somma che potrà richiedere ciascun ristoratore. La domanda va presentata digitalmente, attraverso apposita piattaforma a cui bisogna iscriversi oppure allo sportello dei concessionari convenzionati. Il versamento avverrà in due tranche, di cui il 90% subito e il restante 10% dietro presentazione di quietanza di pagamento.

Il Bonus Centri storici riguarda attività che si trovino in capoluoghi di provincia con presenza di turisti almeno tre volte superiore al numero dei residenti e in città metropolitane con numero di turisti pari o superiore a quello dei residenti. Per accedere a questo contributo, l’attività deve aver subito un calo del fatturato del 33% da giugno 2019 a giugno 2020. La sovvenzione versata si ottiene applicando una percentuale alla differenza di fatturato. L’aliquota cambia a seconda dei ricavi annui dell’impresa, con la seguente progressione:

  • 15% per imprese con ricavi o compensi 2019 fino a 400mila euro;
  • 10% per ricavi o compensi fra 400mila e 1 milione di euro;
  • 5% per imprese che fatturano più di 1 milione di euro.

I ristoranti che si trovano nei centri storici non possono chiedere entrambi i contributi a fondo perduto.

Argomenti
Agevolazioni imprese
31/08/2020