
Il governo regionale ha stanziato 3milioni di euro in tre anni per gli interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua di competenza degli enti locali, che ora saranno chiamati a condividere la programmazione degli interventi ammessi al finanziamento. Accogliendo la proposta dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, la giunta presieduta da Christian Solinas è andata incontro ai Comuni esclusi dalla programmazione dello scorso anno, che potranno accedere al contributo finanziario per intervenire nelle situazioni più critiche e garantire una migliore efficienza del funzionamento idraulico dei corsi d’acqua che attraversano i territori di competenza.
La giunta ha fissato anche i criteri di assegnazione di ciascun contributo e le modalità di accesso al finanziamento. Non saranno ammessi i soggetti già beneficiari della precedente programmazione 2019-2020-2021, i soggetti beneficiari della programmazione 2015-2016-2017 che non abbiano speso almeno il 50% dell’importo complessivo e i soggetti beneficiari della programmazione 2017-2018-2019 che non abbiano speso almeno il 30% dell’importo complessivo per il 2017 e 2018. Gli interventi di pulizia e manutenzione dovranno essere eseguiti secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dalle Direttive per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti, approvate dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino.
«Considerata l’importanza dell’attività di manutenzione del reticolo idrografico, sia naturale che artificiale, abbiamo messo a disposizione degli enti locali che ne vogliano fare richiesta le risorse necessarie alla manutenzione dei corsi d’acqua, che stanzieremo secondo criteri e graduatorie definiti», spiega Frongia. «Lo stanziamento delle risorse, pari complessivamente a 3milioni di euro, consentirà di proseguire l’azione tesa a contrastare una delle principali cause di pericolosità idraulica dei corsi d’acqua che attraversano il territorio regionale – aggiunge – in coerenza con i contenuti del Piano Stralcio per l’Assetto idrogeologico e del Piano di gestione del rischio di alluvioni». Grazie a questa misura, conclude l’assessore, «puntiamo a garantire la sicurezza dei territori, con evidenti riflessi sull’incolumità delle persone e sulla salvaguardia dei beni».