
Nel primo anno di applicazione della riforma - introdotta dall’art. 23 del d.l. n. 73/2022 - sono aumentate le richieste di certificazione dei crediti di imposta attestanti la qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica. Il numero dei progetti inseriti a sistema ha registrato un aumento rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 6577. Di questi, 2600 sono stati già certificati, corrispondenti al 40 per cento del totale, con una media crescente di più di 500 richieste al mese e un picco negli ultimi trenta giorni di 1000 certificazioni inviate.
Sull’argomento è stato promosso un focus al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la partecipazione dei rappresentanti del Mimit, di Confindustria, dell'Agenzia delle Entrate, dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale e di docenti universitari.
A seguito della riforma, sono aumentante anche le imprese con almeno un progetto inserito nel sistema, arrivate a 1817, e il numero dei certificatori iscritti all'albo, divenuti 556. Tra le principali categorie merceologiche emergono le attività di ricerca e sviluppo per la produzione di software, quelle per la fabbricazione dei macchinari e quelle per la produzione di prodotti in metallo.