Sono state diffuse oggi dall’Istat le stime preliminari relative all’indice dei prezzi al consumo nel mese di settembre: al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2 per cento su base mensile e aumenta dello 0,7 per cento su base annua, dal +1,1 per cento del mese precedente.
La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente ai prezzi dei beni energetici e, in misura minore, al rallentamento dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli dei servizi relativi ai trasporti. Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari non lavorati e lavorati.
In settembre l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende a +1,8 per cento (da +1,9 di agosto) e quella al netto dei soli beni energetici a +1,7 (da +1,8).