Oggi in Italia l’economia verde abbraccia diversi settori dell’economia nazionale - da quelli più tradizionali a quelli high tech, dall’agroalimentare all’edilizia, dalla manifattura alla chimica, dall’energia ai rifiuti - e coinvolge migliaia di piccole e medie imprese che hanno colto l’opportunità offerta da questa nuova prospettiva di sviluppo. Ne sono una dimostrazione le circa 341.500 aziende dell’industria e dei servizi, con almeno un dipendente, che hanno investito negli ultimi sei anni o investiranno quest’anno in prodotti e tecnologie green.
In pratica, dall’inizio della crisi, nonostante le difficoltà, più di un’azienda su cinque ha scommesso sulla green economy.
Una propensione che sale nettamente nel manifatturiero, esposto più di altri alle insidie della difficile congiuntura economica: qui quasi un’impresa su tre punta sul green, non solo per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia, ma per riqualificare le proprie produzioni ed essere più competitiva. Una quota in aumento rispetto alla precedente rilevazione, a dimostrazione di come la sostenibilità sia un asset centrale per affrontare con successo la forte competizione sui mercati globali, una necessità per tenere il passo col mondo che cambia.
Non a caso, le imprese che fanno eco-investimenti sono più forti all’estero: il 19,6% esporta stabilmente (quasi 67.000 in termini assoluti), contro il 9,4% di quelle che non investono. Una percentuale che raddoppia nel comparto della manifattura, dove, tra le imprese che investono green, quelle esportatrici arrivano a superare il 40%, mentre nel caso delle imprese che non investono, la quota si ferma al 24%.
Il profilo delle aziende che puntano sul green è fatto anche di altri importanti tasselli, come l’orientamento continuo all’innovazione. Il 20,6% delle aziende che realizzano eco investimenti ha sviluppato nuovi prodotti o nuovi servizi nel corso del 2013, contro l’8,7% di quelle che non investono. Anche in questo caso, le imprese manifatturiere primeggiano: qui, fra le aziende che fanno investimenti green, la quota delle innovatrici è quasi del 30%, mentre nel caso di quelle non investitrici la percentuale si dimezza (15%).
Un impegno, questo, che sembra ripagare anche sul fronte dei risultati economici: il 18,8% delle imprese ecoinvestitrici ha visto crescere il proprio fatturato nel 2013, mentre tra le non investitrici ciò è successo solo nel 12,6% dei casi.
Unioncamere e Symbola hanno redatto il rapporto 2014 sulla Green economy in Italia. Un'importante strumento per capire le opportunità date dagli investimenti in questo settore.