
Tra le misure di “pace fiscale” previste dal decreto collegato alla manovra di bilancio c’è il condono, ossia lo stralcio automatico, d’ufficio, di tutte le mini-cartelle relative a debiti accumulati nel periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a mille euro. A beneficiare di tale misura saranno i contribuenti con cartelle relative a tributi locali non pagati, come Imu, Tasi e Tari o relative a multe per violazione del codice della strada. Un’altra misura prevista dal decreto è la rottamazione ter, con regole simili alle due precedenti definizioni agevolate ma più vantaggiosa. Al contribuente che presenterà la domanda, la cui scadenza è fissata al 30 aprile 2019, sarà concessa la possibilità di pagare il debito con rate fino a cinque anni a un tasso di interesse sulla rateizzazione pari allo 0.3%. Sono ammessi alla rottamazione ter i debiti risultanti da cartelle affidate all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017 e, a determinate condizioni, anche chi ha già aderito alla precedente. È possibile infine compensare i debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione.