Osservatorio sul precariato: flessione delle assunzioni nei primi 9 mesi del 2023

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L’Inps ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sul precariato con i dati aggiornati a settembre 2023 e dall’analisi emerge che nei primi nove mesi dell’anno si è registrata una flessione, seppur leggera (-0,3%) delle assunzioni nel settore privato rispetto allo stesso periodo del 2022.

In particolare, rispetto all’anno precedente risultano in diminuzione le assunzioni di contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-5%) e in apprendistato (-4%). Le altre tipologie registrano una leggera crescita: lavoro intermittente +4%, stagionali e tempo determinato +2%.

Le trasformazioni da tempo determinato nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono risultate 580.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+4%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-17%).

Le cessazioni sono state 5.527.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%). Concorrono a questo risultato i contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-6%) e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza invece risultano i contratti a tempo determinato (+1%) e quelli di lavoro intermittente (+3%), stabili i contratti stagionali.

Per quanto riguarda il lavoro occasionale, la consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a settembre 2023 si attesta intorno alle 18.000 unità, in aumento del 22% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 248 euro.

I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano circa 12.000, in diminuzione del 3% rispetto a settembre 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 176 euro.

21/12/2023