Nautica, in Sardegna il diportismo cresce rispetto al 2019

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il presidente di Assonautica Nord Sardegna, Giovanni Conoci

Secondo un’indagine promossa da Assonautica Nord Sardegna e condotta su 23 porti turistici sardi distribuiti lungo i suoi 1900 chilometri di costa, nel corso del 2021 il transito di imbarcazioni da diporto è cresciuto tra il 10 e il 40%. Di queste, una buona fetta (sempre tra il 10 e il 40%) è di nazionalità straniera. I primi a preferire la Sardegna e i servizi forniti dagli attracchi costieri isolani sono i tedeschi, seguiti da francesi, spagnoli, inglesi e russi. Naturalmente tali flussi variano a seconda della localizzazione dei porti, ma la presenza tedesca è comunque la più assidua un po’ ovunque.

La lunghezza media delle unità da diporto si attesta in larga misura tra i 10 e il 24 metri. Poco meno del 70% dei diportisti utilizza un’imbarcazione a vela, il restante 30% a motore. Da un’analisi più dettagliata emerge però che nei porti della costa nord orientale prevalgono le imbarcazioni a motore, con numeri importanti sia di maxi yacht che di giga yacht: per le loro rotte, la Sardegna è divenuta un cruciale waypoint.

«Ci attendevamo in parte questi dati rispetto allo scorso anno, ma è stato più che confortante rilevare una crescita rispetto al 2019»,spiega il presidente di Assonautica Nord Sardegna, Giovanni Conoci, la cui azione è supportata dal comitato esecutivo di cui fanno parte Benedetto Fois, Matteo Luridiana, Paolo Murenu e Marco Rau. «I numeri dimostrano che la nautica da diporto può contare su buoni margini di crescita, a iniziare dall’offerta fornita dagli approdi e dai servizi», rileva a proposito dell’analisi realizzata con l’Ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari per delineare percorsi strategici di azione e certificare che la nautica da diporto è una preziosa risorsa per il sistema economico isolano.

«La nautica da diporto è un segmento che fornisce un elevato valore aggiunto a tutto il sistema economico territoriale – prosegue Conoci – in grado di mettere a sistema un gran numero di altre filiere, dal turismo all’enogastronomia, capaci di incrementare la proposta territoriale». Secondo lui, «non è un caso che la Sardegna resti una tappa imprescindibile nel bacino del Mediterraneo».

Argomenti
Turismo
03/01/2022