L’analisi sul comparto manifatturiero in Sardegna nel corso del 2021, descritta nel focus che segue in allegato, mette in risalto luci e ombre di un settore strategico per l’economia regionale. Da una parte un calo del numero delle imprese attive e del numero degli addetti; dall’altra una netta ripresa delle esportazioni rispetto al primo anno di pandemia.
La Sardegna, infatti, nel corso del 2021, perde oltre 100 attività manifatturiere e chiude l’anno con 9.734 imprese (-1,4% rispetto al 2020). L’evoluzione negativa nel secondo anno di COVID-19 è ancor più pesante di quella del 2020, quando il saldo negativo rispetto all’anno precedente era stato di 56 unità. Nell’ultimo decennio la performance occupazionale del settore è ancor più preoccupante: 57 mila addetti nel 2011 contro 41 mila nell’ultimo anno analizzato, una perdita di quasi 16 mila lavoratori.
Torna ai livelli pre-pandemici l’interscambio commerciale dei prodotti delle industrie manifatturiere. Le esportazioni, nel 2021 rispetto al 2020, crescono di oltre 60 punti percentuali, spinte principalmente dalle vendite all’estero dei prodotti ottenuti dalla raffinazione del petrolio. Sul fronte importazioni si registra una crescita molto meno robusta che non permette di tornare ai livelli degli anni precedenti la crisi sanitaria del 2020.
Questo e altro nel Focus in allegato.