La Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla tassazione delle imprese per il 21° secolo per promuovere un sistema di tassazione delle imprese solido, efficiente ed equo nell'Unione europea. Essa definisce una visione sia a lungo che a breve termine per sostenere la ripresa dell'Europa dalla pandemia COVID-19 e per garantire entrate pubbliche adeguate nei prossimi anni. Mira a creare un ambiente imprenditoriale equo e stabile, che possa stimolare una crescita sostenibile e ricca di posti di lavoro nell'UE e aumentare la nostra autonomia strategica aperta. La comunicazione tiene conto dei progressi compiuti nelle discussioni G20/OCSE sulla riforma fiscale globale.
In primo luogo, la Commissione presenterà entro il 2023 un nuovo quadro per la tassazione delle imprese nell'UE, che ridurrà gli oneri amministrativi, eliminerà gli ostacoli fiscali e creerà un ambiente più favorevole alle imprese nel mercato unico. Il "Business in Europe: Framework for Income Taxation" (o BEFIT) fornirà un unico regolamento per l'imposta sulle società nell'UE, fornendo una distribuzione più equa dei diritti di tassazione tra gli Stati membri. BEFIT taglierà la burocrazia, ridurrà i costi di conformità, minimizzerà le opportunità di evasione fiscale e sosterrà i posti di lavoro e gli investimenti dell'UE nel mercato unico. BEFIT sostituirà la proposta pendente di una base imponibile consolidata comune per le imprese, che sarà ritirata. La Commissione avvierà una riflessione più ampia sul futuro della tassazione nell'UE, che culminerà in un simposio fiscale sul "mix fiscale dell'UE sulla strada verso il 2050" nel 2022.
In secondo luogo, la comunicazione definisce anche un'agenda fiscale per i prossimi due anni, con misure che promuovono gli investimenti produttivi e l'imprenditorialità, salvaguardano meglio le entrate nazionali e sostengono la transizione verde e digitale. Questo si basa sull'ambiziosa tabella di marcia stabilita nel Piano d'azione fiscale, presentato dalla Commissione la scorsa estate.