L’economia circolare è l’economia sostenibile

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L’approccio dell’economia circolare elimina il concetto del “fine vita”: i rifiuti si trasformano in risorse da cui ripartire attraverso il riutilizzo, il rinnovo, il riciclo.

Naturalmente perché l’economia circolare possa diventare il nuovo paradigma della società è necessario che tutti i soggetti, a seconda del proprio ruolo, mutino i loro modus operandi e quindi, per esempio, i cittadini, nella veste di consumatori o le imprese nella progettazione delle linee di produzione che consentano il recupero di materiali.

Si tratta, come ben si comprende, di un approccio rivoluzionario: è il cradle to cradle, letteralmente “dalla culla alla culla” nel senso che non si arriva alla morte del prodotto/materiale ma alla sua rinascita, il più sostenibile possibile!

Diventa necessario a questo punto esplorarne tutte le opportunità per le imprese, per questo motivo la piattaforma europea sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse (EREP) ha evidenziato come le informazioni sul prodotto ed i materiali di cui è costituito siano importantissimi per favorire processi di recupero sostenibili, informazioni che per esempio si possono trovare nelle dichiarazioni ambientali di prodotto.

La politica europea già sostiene la transizione verso l’economia circolare con una serie di provvedimenti presi negli ultimi anni ma il passo successivo è un sistema di agevolazione dell’economia circolare, per esempio con il sostegno agli approcci sostenibili su base volontaria.

A breve la Commissione Europea presenterà una ambiziosa strategia per l’economia circolare in modo che i suoi obiettivi possano essere raggiunti in modo compatibile con le agende che riguardano il lavoro e la crescita.

Nel frattempo, in Italia, il collegato ambientale va avanti nel suo iter di approvazione e contiene delle misure che concernono l’obbligatorietà del Green Public Procurement per le pubbliche amministrazioni. Ciò significa un enorme stimolo per l’industria verso forme di produzione orientate al recupero dei materiali e alla minimizzazione dell’uso o della produzione di sostanze nocive!

Se questo argomento ti interessa, puoi leggere anche il rapporto dell’Osservatorio sulla Green Economy dell’Università Bocconi e cercare sul web facili esempi di economia circolare già attuati che magari possono spingerti ad adattarne qualcuno alla tua realtà di impresa!

 

 

17/11/2015