"Le vie del tè", la Sardegna terra di esperimenti d'eccellenza in ambito agricolo

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tè in sardegna

Un giardino del tè cinese in Sardegna, precisamente in Ogliastra, con le piantine affidate a studenti e soggetti socialmente deboli coinvolti in un percorso di formazione finalizzata all’inserimento lavorativo attraverso il ricorso di strumenti e tecnologie di precisione, così da rendere la coltivazione del tè sardo-cinese un’eccellenza agricola a livello internazionale. È l’ambiziosa finalità di “La via del tè: dalla Cina alla Sardegna, agricoltura solidale e innovativa”, progetto promosso dalla cooperativa Alea con il contributo della Fondazione di Sardegna. L’iniziativa investe simultaneamente su cooperazione internazionale, innovazione tecnologica, agricoltura sociale e internazionalizzazione dei processi produttivi.

La coltivazione delle piantine in alcuni terreni dell’Ogliastra nell’ambito del progetto di cui è referente il professor Gian Battista Usai ha suscitato l’attenzione della Fondazione di Sardegna perché attraverso l’iniziativa si favorisce il processo di coinvolgimento di giovani e lavoratori in un ambito agricolo internazionale, aggregando i giovani e il territorio attorno a un disegno di cooperazione internazionale che ha fondamenti culturali molto profondi. Il progetto consentirà infatti di sperimentare una nuova coltivazione in Sardegna puntando su una vera eccellenza della Cina: il tè. L’isola, grazie al suo clima mite e temperata tutto l’anno, è il prototipo ideale per questo tipo di produzioni in Italia. Ma al percorso intrapreso con “Le vie del tè cinese in Sardegna” guardano con grande interesse anche i facilitatori pubblici e privati dei processi di internazionalizzazione e di promozione all’estero del sistema produttivo sardo e italiano. L’idea del giardino da tè, infatti, punta a promuovere e rafforzare i rapporti commerciali e di dialogo tra la Sardegna e la Cina.

Interessati anche i centri di ricerca applicata all’agricoltura e, più in generale, all’impresa, giacché col progetto si sperimenta una nuova produzione agricola nell’isola con l’applicazione di tecnologie di precisione. L’altro risultato è creare una generazione di giovani coltivatori di tè sardo cinese con il metodo dell'agricoltura 4.0. e con la cultura dell'internazionalizzazione delle produzioni e dell'impresa. Ma rappresentano obiettivi dichiarati anche la volontà di aprire la strada al marchio del “Tè sardo-cinese” con importanti ricadute economiche e turistiche, formare all’innovazione, realizzare un nuovo modello di scuola e lavoro in campo agricolo, favorire l’inserimento socio-lavorativo delle fasce più deboli.

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
21/04/2020