Le imprese sarde faticano a trovare lavoratori qualificati

Browse
Difficile trovare lavoratori qualificati

Anche le imprese sarde hanno difficoltà a trovare lavoratori qualificati. Nel 2023 non sono riuscite a reperire il 42 per cento della manodopera necessaria, pari a 64.170 posti rimasti scoperti. I problemi maggiori li incontrano le piccole realtà, per assumere il 42,9 per cento del personale, ovvero 48.030 lavoratori. Per gli artigiani, in particolare, la quota di lavoratori introvabili è arrivata al 50,7 per cento (8.170 addetti). I numeri sono stati diffusi oggi dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su base UnionCamere-Anpal-Excelsior 2023.

Si tratta insomma di una vera e propria emergenza tanto che spesso supera di gran lunga i problemi legati alla burocrazia, dell’accesso al credito, della concorrenza sleale. Del resto, i dati sulla scolarizzazione sono impietosi. Il 12 per cento dei candidati disponibili denota infatti una inadeguata preparazione scolastica. A questo si aggiunge un altro fenomeno allarmante: i giovani inattivi, che non lavorano e neanche studiano, sono il 21,4 per cento nella fascia di età dei ragazzi tra i 14 e i 29 anni. E poi ci sono altri fattori da tenere in considerazione, come lavoro sommerso ma anche spopolamento e invecchiamento della popolazione.

Tutto questo incide nel ritardo nel trovare le persone adatte da assumere. Che a sua volta genera costi enormi alle piccole imprese isolane. I dati più recenti dicono oltre 206 milioni di euro. A pagarne le conseguenze, anche sul piano economico, sono innanzitutto le aziende della vecchia provincia di Cagliari, con oltre 107 milioni di euro di oneri altrimenti annullabili con un reclutamento più semplice di figure professionali preparate e da assumere. Seguono la vecchia provincia di Sassari con 70 milioni, Nuoro con 18 e Oristano con 10. 

Due piccole imprese su tre (66 per cento) hanno adottato interventi per attrarre o trattenere il personale qualificato. Si va dagli incrementi salariali alla flessibilità degli orari di lavoro, ma anche il coinvolgimento nelle decisioni aziendali, l'accesso a benefit (auto aziendale, agevolazioni nella fruizione di servizi, assicurazioni personali e altri) e incentivi per attività di auto-formazione e crescita professionale.

21/03/2024