
Lo scorso fine settimana ha preso il via a Rho Fiera Milano l’Artigiano in Fiera, evento che registra ogni anno oltre un milione di visitatori e che ospita le tradizioni culturali di quasi cento Paesi di tutti i continenti, in circa 2800 stand. Fino all’8 dicembre, per la 28ª volta consecutiva, la Regione Sardegna è presente con un proprio spazio, con l’obiettivo di promuovere la tradizione manifatturiera e la qualità delle produzioni agroalimentari isolane. Sono in tutto 34 le micro e piccole aziende artigiane sarde.
«L’Artigiano in Fiera – afferma l’assessore regionale del Turismo Franco Cuccureddu – rappresenta un’opportunità immancabile per promuovere le eccellenze artigianali isolane e dare impulso alle micro e piccole aziende di un comparto fondamentale, che sosteniamo con leggi di settore, in particolare con il bando da 22 milioni della legge 949, col passaggio generazionale e con le certificazioni di qualità, azioni di partnership promozionali e interventi strutturali, come l’imminente rilancio del marchio ISOLA e della vetrina virtuale dell’artigianato. L’evento – ha aggiunto – è uno straordinario veicolo di comunicazione del prodotto ‘Sardegna’ nei suoi aspetti più autentici e genuini, della loro arte e della loro creatività, che sono pura espressione e riflesso delle tradizioni e della cultura sarde».
Gli artigiani del sistema manifatturiero regionale mostrano come si lavorano materiali quali sughero, legno, ceramica, cuoio e pelle, come si padroneggia l’arte dell’intreccio, della coltelleria o come modellare pietre, ferro battuto e altri metalli. Ma ci sono anche coloro che si dedicano alla produzione orafa, ai gioielli in corallo all’abbigliamento tradizionale, ai tessuti e ai ricami. Poi il settore della cosmesi e dei complementi d’arredo. Non mancano le aziende dell’agroalimentare, specializzate nella produzione di formaggi, salumi, paste, pani, dolci, miele, torrone, vino, liquori, bottarga e altre specialità.
Nel primo weekend di manifestazione lo stand Sardegna ha accolto eventi live, danze e canti tradizionali, grazie alle attività organizzate dalla Fondazione Maria Carta.