Lavoro sommerso, entra in vigore il Piano nazionale di contrasto

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Lavoro nei campi

È entrato in vigore il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, adottato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali il 19 dicembre 2022 dopo la predisposizione fatta dal Tavolo tecnico insediatosi a marzo 2022 e dopo un’informativa alle parti sociali.

Il Piano, che tiene conto delle sinergie con il Tavolo Caporalato, si propone di contrastare trasversalmente il fenomeno del lavoro sommerso in tutti i settori economici interessati, attraverso un cronoprogramma di attuazione. Le sue attività sono trasversali, con compliance e vigilanza applicate ad ampio raggio. Particolare attenzione sarà riservata a determinati settori particolarmente esposti, come per esempio il lavoro domestico e l'agricoltura. Viene inoltre razionalizzato l'impianto sanzionatorio assicurando un equilibrio tra compliance e sanzioni in senso proprio, al fine di evitare che il ricorso al lavoro sommerso risulti conveniente per i datori di lavoro.

Il Piano nazionale si raccorda al processo di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro, che mira a rafforzare i Centri per l'impiego e i servizi di intermediazione domanda/offerta.

Per quanto riguarda la metodologia, è prevista l'adozione di indicatori statistici basati sulle informazioni dirette e indirette, che forniscano sia un monitoraggio sui singoli settori economici o tipologie di imprese maggiormente interessati dalle politiche del Piano (indicatori microeconomici), sia una panoramica complessiva sul lavoro sommerso in Italia (indicatore macroeconomico). Previso un approccio multi-agenzia, che si declina anche nella creazione di reti interistituzionali di cooperazione tra le Autorità interessate e nel caricamento dei dati in possesso delle singole Agenzie all'interno del Portale Nazionale del Sommerso.

07/01/2023