L'analisi: micro e piccole imprese artigiane pilastro dell'economia italiana

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Artigiani del Futuro

“Artigiani del futuro - piccole imprese per un’economia a misura d’uomo, 2022”, il report realizzato dalla Fondazione Symbola insieme a Confartigianato, Cna e Casartigiani, fornisce un’istantanea di come e quanto le imprese dell’artigianato influiscano sul tessuto economico e sociale italiano. Il rapporto si sviluppa approfondendo 10 aspetti specifici che caratterizzano un universo produttivo, vitale ed essenziale per il Paese, composto soprattutto da micro e piccole medie imprese:

  1. Attori della green economy
  2. Laboratori per l’innovazione green
  3. Più forti in rete
  4. Infrastruttura turistica del bel paese
  5. Custodi del patrimonio gastronomico
  6. Motore della cultura e della creatività
  7. Presidio economico dei piccoli comuni
  8. Hub del lavoro giovanile
  9. In prima linea nell’integrazione
  10. In marcia per la parità di genere

Da questa analisi scaturisce che nell’ultimo quinquennio sono state 472.630 le micro e piccole imprese (rispettivamente 377.880 le micro e 94.750 le piccole) che hanno effettuato eco-investimenti su un totale di 531mila imprese e ben il 61,9% dei nuovi contratti di lavoro in cui sono state richieste competenze green stipulati nel 2021 è stato siglato nelle micro e piccole imprese. Nelle denominazioni alimentari DOP e IGP italiane la quasi totalità delle imprese produttrici sono micro imprese: rispettivamente 94,86% e 91,35% del totale (piccole il 4,52% e 6,61%). Nelle filiere culturali e creative micro-piccole imprese e le imprese artigiane rappresentano il 99,7% degli operatori. Ma si evidenzia anche un ruolo di presidio territoriale. Grazie a micro e piccole imprese 4618 comuni (il 97% dei comuni con strutture ricettive) sono resi fruibili al turismo. E in oltre 5.532 piccoli comuni l'economia è rappresentata e sostenuta da micro e piccole imprese (99,4% del totale dei piccoli comuni). Imprese che sono anche un presidio sociale e di integrazione: oltre l’80% dell’occupazione straniera attiva in Italia lavora nelle micro e piccole imprese, con punte dell’98,2% per le popolazioni cinese e 91,1% ucraina. La quota delle imprese femminili nelle micro imprese (22,5%) è più del doppio di quella di medie e grandi imprese (9,4%). Il 68% dei giovani trova la prima occupazione nel privato e il 77,2% degli occupati under 30 nelle micro imprese ha un contratto a tempo indeterminato (medie e grandi rispettivamente 65,1% e 51%).

Argomenti
Piccole e medie imprese
15/12/2022