In Italia crescono le imprese artigiane. Tra gennaio e settembre del 2021 il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di attività fa registrare quasi 9mila imprese in più, con un tasso di crescita dello 0,67% rispetto all’anno prima. In tutto, al 30 settembre le imprese artigiane in attività erano 1milione 295mila e 221 unità. Il dato emerge dall’analisi Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere in base ai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio.
Alla base dell’ampliamento della platea artigiana ci sono la forte ripresa del settore delle Costruzioni (+8.795 unità nel periodo, per una crescita dell’1,80%) e la dinamicità dei Servizi di supporto alle imprese (+1.287 imprese per un aumento del 2,29% nei nove mesi considerati). Tra i settori che non hanno risentito degli effetti della ripresa economica in atto ci sono Trasporto e magazzinaggio (-930 imprese artigiane pari a una variazione del -1,16%), e Attività manifatturiere (-2.008 imprese, pari al -0,70%).
A crescere maggiormente è la Lombardia, con un saldo di 1.770 imprese artigiane in più nei nove mesi (+0,73%). Seguono Piemonte (+1.192 e +1,04% in termini relativi), Lazio (1.066 e +1,11%) e Campania (+1.009 e +1,45%). In termini di dinamismo, è la Valle d’Aosta (+2,58% corrispondenti a 91 imprese in più) a far segnare la spinta più sostenuta, seguita da Trentino Alto-Adige (+1,81% e 473 imprese in più) e Sardegna (+1,55% e 537 unità in più). In quattro Regioni limitrofe i primi nove mesi del 2021 hanno coinciso con una riduzione di imprese artigiane: Marche (-431 unità, pari ad un -0,99%), Abruzzo (-148 e -0,51%), Molise (-42 e – 0,66%) e Umbria (-35 e – 0,17%).
«La ripresa economica spinge la risalita del settore artigiano, ambito importante dell’economia nazionale», sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. «C’è un rinnovato ottimismo e voglia di “fare”, mettendosi in proprio – aggiunge – che mi auguro si protragga nei prossimi mesi».