Istat: Ecco il peso dell'economia sommersa in Italia

Browse
Economia sommersa

Droga, prostituzione, lavoro in nero, contrabbando di merci, redditi non dichiarati: in Italia l’economia sommersa è un fardello da 211 miliardi di euro, con un peso dell’11,9% sul Pil nazionale. Sono dati del 2018, diffusi dall’Istat con una pubblicazione che analizza e confronta la cosiddetta “economia non osservata”, ossia il sommerso e le attività illegali, nel triennio 2015-2018. Sebbene il trend sia in leggera diminuzione l’incidenza dell’economia fantasma resta preoccupante. I 211 miliardi del 2018, secondo l’indagine dell’Istat, sono frutto per 192 miliardi del sommerso e per circa 19 miliardi delle attività legate alla malavita. Si tratta di cifre in leggera contrazione rispetto al 2017, anno per cui l’Istat ha stimato in 213,9 miliardi il totale dell’intera economia sommersa, con una flessione quindi dell’1,3%. L’incidenza dell’economia non osservata sul Pil si è di conseguenza ridotta di 0,4 punti percentuali, portandosi all’11,9%, confermando una tendenza alla discesa in atto dal 2014, quando si era registrato un picco del 13%. Rispetto al 2017 si osserva una lieve variazione anche del peso relativo delle diverse componenti dell’economia non osservata: da una parte si assiste a una riduzione delle quote ascrivibili alla sotto-dichiarazione (dal 46,0% al 45,3%) e all’utilizzo di input di lavoro irregolare (dal 37,5% al 37,2%); dall’altra si registra un incremento di quelle riconducibili alle altre componenti del sommerso (dal 7,6% all’8,3%) e all’economia illegale (dall’8,8%al 9,1%).

Argomenti
Ricerca e innovazione
16/10/2020