Investire nelle aree di crisi ora è più facile

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l'area industriale di Macchiareddu

È entrato in vigore il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che semplifica e accelera le procedure per investire sui territori

 

Sarà più facile investire all’interno delle aree di crisi industriale. È entrato in vigore il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che riforma la legge 181/89 per il rilancio delle aree di crisi industriale, semplificando e accelerando le procedure per le imprese che presentano domande di incentivi per realizzare programmi di investimento sul territorio nazionale. Con il nuovo provvedimento, che garantisce più tutele per i lavoratori e limita le delocalizzazioni, vengono estese le agevolazioni alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o per la tutela ambientale di importo superiore a 5 milioni di euro, che comprendono anche progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione, la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, nonché la formazione del personale. Il decreto prevede di dare priorità nella richiesta di incentivi alle aziende che si impegnano ad assumere lavoratori di aziende del territorio per i quali è attivo un tavolo di crisi al Mise. Inoltre, sono state snellite le procedure di valutazione delle domande presentate dalle imprese che intendono investire in aree di crisi industriali, riducendo i tempi per le istruttorie, le delibere nonché l’erogazione dei contributi, sia a fondo perduto sia come finanziamento agevolato. Un prossimo provvedimento ministeriale indicherà i termini e le modalità di presentazione delle domande.

Argomenti
Reindustrializzazione (aree crisi)
18/05/2022