Il valore delle merci importate ed esportate da e verso la Sardegna, nel 2021, ammonta a oltre 13 miliardi di euro. La ripresa degli scambi torna finalmente ai livelli degli anni pre-pandemici. Superare le quote di 5 miliardi di euro per le esportazioni e di 7 miliardi di euro per le importazioni, dopo il primo anno di pandemia, era prevedibile ma ha valicato ogni più rosea aspettativa. Nel focus sono presenti alcune delle principali evoluzioni dell’interscambio commerciale della Sardegna con i mercati esteri, indicando le peculiarità dei 5 territori amministrativi dell’Isola. I dati fanno emergere, infatti, la forte vocazione del territorio della Città Metropolitana di Cagliari per il comparto industriale, il rinnovato interesse dei partner commerciali per i prodotti alimentari trasformati nella provincia di Sassari e Oristano e il primeggiare dei prodotti in metallo nei territori del sud Sardegna e del nuorese.
Un’ultima analisi riguarda le relazioni tra la Sardegna e la Russia nei primi 3 mesi di guerra con l’Ucraina: da aprile a giugno 2022 l’assegno pagato dalla Sardegna per l’acquisto di prodotti russi, rappresentati principalmente da carbone, petrolio e raffinati del petrolio, è superiore a 350 milioni di euro, una cifra nettamente al di sopra dei 116 milioni versati nello stesso arco temporale dell’anno precedente.
I milioni di antracite importata nel II° trimestre 2021 e 2022 passano da 21 a oltre 153, segnando una incredibile crescita di circa 630 punti percentuali. Trend in forte espansione anche per i prodotti ottenuti dalla raffinazione del petrolio, secondi per valore importato, che registrano, da un secondo trimestre all’altro, un incremento del 129%.
Superata la prima crisi per il Covid, ma ancora prudentemente caute, le contrattazioni internazionali riprendono a viaggiare con i ritmi che hanno caratterizzato gli anni precedenti la pandemia.