Inspire, sciami di droni per prevenire incendi, migliorare l’agricoltura e tutelare ambiente e sicurezza

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Inspire, sciami di droni per prevenire incendi, migliorare l’agricoltura e tutelare ambiente e sicurezza

Progettare e sviluppare soluzioni competitive per l’utilizzo di sciami di Uav in specifiche missioni. È l’obiettivo con cui nel 2017 è nata Inspire srl, startup innovativa e spinoff universitaria della Scuola politecnica di ingegneria di Genova. Oggi il mercato dei droni è in forte crescita: il cambio di prospettiva dall’utilizzo di un singolo drone all’impiego di sciami apre nuovi scenari e applicazioni in molti campi, dalla prevenzione degli incendi boschivi all’agricoltura di precisione passando per la videosorveglianza. Inspire ha brevettato “Mars – Multiple Airdrones Response System”, innovativa piattaforma hardware e software per il supporto logistico e operativo di sciami di droni in differenti scenari applicativi. Il sistema supera i limiti di utilizzo degli attuali droni abilitandone l’impiego in missioni complesse, dove sono richieste funzioni come la continuità di servizio, l’impiego multiruolo e la scalabilità. La società fa ricerca e sviluppo con varie Università e centri di ricerca nazionali e internazionali, progettando soluzioni specifiche per i mercati di riferimento.

Dopo anni di ricerca e sviluppo, ora Inspire presenta “Mars MS-2500”, la prima piattaforma autonoma integrata per la gestione e il supporto operativo di sciami di droni collaborativi, una soluzione compatta e affidabile che integra tutti i moduli e le funzioni necessarie per l’utilizzo ottimale di droni in missioni singole e multi ruolo, per garantire una sostituzione immediata del payload dei droni in missione e garantire la loro continuità di servizio. La possibilità di utilizzare più moduli aggiuntivi consente una scalabilità del sistema e una ridondanza virtualmente infinita.

Non solo: in un unico dispositivo facilmente trasportabile, Mars MS-2500 è una piattaforma di atterraggio e ricarica che integra funzioni docking station per l’archiviazione e il trasporto di un numero virtualmente infinito di droni, è una piattaforma di carico grazie al sistema automatizzato di sostituzione immediata dei payload trasportati ed è una piattaforma di ricarica delle batterie. Il Mars è dotato di tecnologia di atterraggio automatico con precisione centimetrica, di un sistema di centraggio e sostituzione immediata del carico e di cartucciere rotanti per payload multipli. La piattaforma inoltre consente ai droni di negoziare autonomamente e in tempo reale gli atterraggi dei singoli droni, gestendo unità di riscaldamento/raffreddamento integrate. 

Progettato, costruito e prodotto in Italia, è quanto di più avanzato esista sul mercato in fatto di piattaforme autonome e integra in una unica soluzione cartucciere contenenti differenti tipologie di payload con vari strumenti e materiali da trasportare. Questo consente missioni multiruolo in carico a ogni singolo drone capaci di operare in scenari complessi finora difficilmente realizzabili. Come una portaerei il Mars MS-2500 permette di proiettare la capacità operativa dei droni nelle più svariate missioni.

Il management di Inspire è composto da ingegneri e ricercatori con esperienza nell’automazione, nella microelettronica, nell’informatica e nelle telecomunicazioni, realizzando sistemi complessi e partnership internazionali tra cui una collaborazione triennale con l’Afosr, l’Us Air Force For Scientific Research, per il controllo di sistemi a parametri distribuiti in applicazioni militari. Inspire coordina a Genova la creazione del centro di eccellenza sui droni “Hived – Highly Innovative Experiments with Drones”.

L’idea progettuale “Mars – Multiple Airdrones Response System” ha vinto un bando Por Fesr Sardegna 2014-2020, Asse 1, Azione 1.1.3, Strategia 2, della Regione Sardegna per il trasferimento tecnologico su scala agricola e ambientale. L’associazione temporanea di impresa include Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari come coordinatore scientifico e Insopire come detentrice del brevetto. Per Agraria fanno parte del team i ricercatori Filippo Gambella e Giuseppe Brundu più quattro ricercatori a contratto: Alberto Sassu, Vanessa lozano, Luca Ghiani e Davide Piccirilli.

Argomenti
Startup e imprese innovative
18/07/2019