Gli eurodeputati hanno adottato delle regole per facilitare la messa a disposizione di più dati per aiutare a creare nuovi prodotti e innovazione, in particolare nell'intelligenza artificiale. La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia ha adottato giovedì la sua posizione sul Data Governance Act (DGA) dell'UE, che mira ad aumentare la fiducia nella condivisione dei dati, creare nuove norme UE sulla neutralità dei mercati di dati e facilitare il riutilizzo di alcuni dati detenuti dal settore pubblico, ad esempio alcuni dati sanitari, agricoli o ambientali, che in precedenza non erano disponibili ai sensi della direttiva Open Data.
Facilitare la condivisione dei dati è anche una precondizione per sbloccare il potenziale dell'intelligenza artificiale e aiutare le start-up e le imprese a sviluppare un ecosistema basato su standard e valori UE. I deputati hanno chiarito il campo di applicazione della legislazione, in particolare per quanto riguarda i servizi di intermediazione dei dati, al fine di garantire che le grandi aziende tecnologiche siano coperte dal quadro. Gli enti pubblici dovrebbero evitare la conclusione di accordi che creano diritti esclusivi per il riutilizzo di alcuni dati, dicono i deputati, che propongono di limitare gli accordi esclusivi ad un periodo di 12 mesi, nel tentativo di rendere più dati disponibili alle PMI e alle start-up.
I dati sensibili del settore pubblico possono essere trasferiti a paesi terzi solo se beneficiano di un livello di protezione simile a quello dell'UE. La Commissione dichiarerà se un paese terzo fornisce tale protezione, attraverso un atto delegato, che permette al Parlamento di avere voce in capitolo sulla decisione. Per sfruttare il potenziale nell'uso dei dati resi disponibili volontariamente dal consenso informato o dall'interesse generale, come la ricerca scientifica, l'assistenza sanitaria, la lotta al cambiamento climatico o il miglioramento della mobilità, la legislazione dovrebbe istituire pool di dati su un sistema di registrazione volontaria delle organizzazioni di "altruismo dei dati" riconosciute nell'UE.