Industria degli spettacoli in risalita ma ancora lontano dai livelli pre-pandemia

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Leggero recupero per i consumi di beni e servizi culturali che sono passati da circa 60 euro di spesa media mensile per famiglia di dicembre 2020 a quasi 70 euro a giugno 2021 (+17%); in ogni caso la situazione resta difficile, in particolare, per le attività della cultura rimaste chiuse durante i lockdown e ancora in forte frenata rispetto ai valori pre-pandemia: a giugno solo il 2% degli italiani ha acquistato biglietti per spettacoli e concerti dal vivo, il 3% per teatro e il 4% per cinema. Questi i principali risultati che emergono dall’Osservatorio di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Swg, sui consumi culturali degli italiani. La fruizione di eventi dal vivo, anche per il prossimo futuro, risente fortemente dei timori e delle incertezze legati al Covid; limiti al numero di ingressi (per il 51% degli intervistati) e accessi consentiti solo con il green pass (per oltre il 40%) sono tra le misure ritenute più necessarie per visitare musei e assistere a concerti in sicurezza; in crescita i lettori abituali di libri in cartaceo (25% a giugno 2021 contro il 20% di dicembre 2020); rispetto ai prodotti editoriali si profila una convivenza tra forma cartacea e digitale, con scelte di acquisto e di fruizione legate soprattutto a criteri di praticità (prodotto digitale) e di gusto (prodotto cartaceo); quanto alla fruizione televisiva il 42% degli intervistati usa abitualmente piattaforme streaming a pagamento e un quarto di italiani pensa di utilizzarle come strumento principale per guardare contenuti TV nei prossimi mesi; in calo la predisposizione a seguire gli spettacoli dal vivo in streaming, segno che per questo tipo di eventi il digitale non può essere considerato un’offerta completamente sostitutiva all’esperienza dal vivo.

 

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11/08/2021