Imprese sarde, nel 2021 le procedure fallimentari sono raraddoppiate

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Le procedure fallimentari a carico delle imprese sarde sono raddoppiate nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, restando comunque al di sotto dei numeri del 2019, prima che scoppiasse la pandemia di covid-19. Secondo un’indagine di Unioncamere e InfoCamere, condotta a livello nazionale, in Sardegna le procedure aperte nel primo semestre di quest’anno sono state 114, contro le 60 del 2020 e le 156 del 2019, con un tasso di fallimento dello 0,67% (numero di procedure fallimentari aperte ogni 1.000 imprese registrate).

In tutta Italia le imprese che da gennaio a giugno 2021 hanno portato i libri in tribunale sono state 4.667, contro le 5.380 del corrispondente periodo 2019. Nei primi sei mesi del 2020 erano state 2.924 le dichiarazioni di fallimento presentate, con una netta diminuzione dovuta al prolungato stop alle attività dei tribunali a causa del lockdown. Con questi dati il tasso di fallimento delle imprese italiane si attesta dunque al valore 0,76.

Prendendo come riferimento il primo semestre del 2019, prima dell’emergenza sanitaria, il bilancio della prima metà del 2021 mostra per quasi tutte le regioni valori in diminuzione, per una media nazionale che si attesta al -13,3%. Fanno eccezione alcune tra le regioni più piccole come la Basilicata (+53,6%) e Molise (+41,7%) dove però bastano pochi casi in più per determinare forti variazioni relative; tra le regioni più grandi, a far segnare un incremento rispetto a due anni fa si segnala la sola Sicilia (+1,4%). L’unica regione che, pur in forte riduzione rispetto ai primi sei mesi del 2019 (-16,1%), si colloca sopra la soglia dell’uno per mille nel tasso di fallimento è la Lombardia.

La dinamica attenuata dei fallimenti si distribuisce in modo diffuso anche tra i settori di attività delle imprese. A mostrare un’accelerazione rispetto al primo semestre 2019 sono la fornitura di energia (+60%), la sanità e assistenza (+21,6%), il trasporto e magazzinaggio (+19%), l’istruzione (+13.3%) e le attività assicurative e finanziarie (+3,2%).

Argomenti
Reindustrializzazione (aree crisi)
30/08/2021