Imprese femminili 2022: in Sardegna vanno meglio che nel resto d’Italia

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Infografica imprese femminili

Nel corso del 2022 si registra la diminuzione delle imprese attive femminili italiane, rispetto al 2021, dello 0,43%.

Nel panorama italiano solo 5 regioni, in controtendenza, attestano una crescita delle imprese in rosa. Tra queste, in vetta il Trentino Altro Adige che sfiora la quota del +1,0%, seguita dalla Sardegna con +0,56%. Nel fondo della classifica sono pesanti le flessioni imprenditoriali delle Marche (-3,65%) e del Molise (-2,82%).

A livello nazionale le imprese attive gestite da donne   rappresentano il 22,8% delle 1.166.977 complessive. Questo dato rileva che, rispetto alla stessa data dell’anno precedente, si contano oltre 5.000 imprese in meno. L’incidenza nelle varie regioni è generalmente superiore al 20%, con punte vicine al 30% nel Molise e nella Basilicata (solo la Lombardia e il Trentino Alto-Adige non raggiungono la quota di 20 punti percentuali).

In Sardegna, alla fine del 2022, sono presenti 33.977 attività amministrate da donne, con un peso sul sistema imprenditoriale regionale superiore al 23% e, per il terzo anno consecutivo cresce il numero delle imprese attive femminili. Il confronto tra il 2022 e il 2016 mostra un aumento superiore a 700 attività, con un’espansione di oltre 2 punti percentuali. Dal punto di vista territoriale il trend positivo ha caratterizzato tutte le zone di competenza delle Camere di Commercio sarde ma con intensità diversa: Nuoro con +1,0%, rispetto al 2021, registra la più alta variazione percentuale, seguita a parimerito da Cagliari e Oristano (+0,7%) e, infine, chiude Sassari con +0,1%.

Delle circa 34 mila imprese femminili, quasi 29 mila sono amministrate da donne con partecipazione «esclusiva» a copertura del 100% delle cariche sociali e delle eventuali quote di capitale gestite da donne. Nel raggruppamento «forte», con la somma tra quote e cariche che scende dal 75% per le società di capitale al 60% per quelle di persone, si collocano 4 mila attività, in forte crescita rispetto al 2021.

Le dinamiche settoriali nelle imprese femminili seguono l'andamento del sistema produttivo nel suo complesso. Infatti, il settore del «commercio» conferma le sue difficoltà anche nelle attività gestite da donne, una perdita del 2,2% rispetto al 2021 (oltre 200 unità produttive in meno). Bene i «servizi» (+3,1%), legati principalmente alla cura della persona, e tutta la filiera delle «costruzioni» (+2,2%), quest’ultima spinta, anche nel 2022, da aiuti di Stato.

Imprese femminili in Sardegna 2022Nell’infografica sono rappresentati alcuni dei dati più interessanti sull’evoluzione delle imprese femminili negli ultimi anni.

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10/03/2023