Il “Fondo nuove competenze” contro il calo delle produzioni

Browse
Fondo nuove competenze

Una dotazione di 730 milioni di euro per ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti trasformandolo in parte in attività di formazione e riqualificazione. È il “Fondo nuove competenze” strumento introdotto dai ministeri del Lavoro e dell’Economia col decreto “Rilancio” e rafforzato con il decreto “Agosto” per offrire alle imprese una misura alternativa alla cassa integrazione e far fronte così, in maniera costruttiva, al calo delle produzioni causato dall’emergenza sanitaria.

Per accedere al Fondo, istituito presso Anpal, le imprese devono sottoscrivere entro il 31 dicembre 2020 un accordo collettivo in cui siano indicati i progetti formativi, le ore di formazione sottratte all’orario di lavoro e il numero dei dipendenti coinvolti. Per ciascun dipendente è consentito un monte di massimo 250 ore destinate alle attività di formazione delle competenze. Siglato l’accordo sarà l’Anpal, dietro presentazione delle richieste delle aziende, a valutare le domande seguendo l’ordine cronologico, e a erogare i contributi tramite l’Inps, a intervalli trimestrali.

A somministrare la formazione ai lavoratori può essere la stessa azienda, purché sia in possesso dei requisiti tecnici e delle professionalità necessarie. Altrimenti i soggetti deputati alla erogazione dei percorsi formativi possono essere individuati fra tutti gli enti accreditati a livello regionale e nazionale, comprese le università, le scuole superiori, gli istituti tecnici superiori.

A differenza della Cig, le aziende che accedono al Fondo non dovranno sostenere nessun onere poiché le ore di formazione ricavate dalla rimodulazione dell’orario di lavoro sono totalmente a carico dello Stato.

Argomenti
Agevolazioni imprese
08/10/2020