Il comparto artigiano sardo registra nel 2021 la minor perdita del numero di imprese dall’anno 2009. Dalla crisi del secondo decennio del 2000 si sono perse oltre 7.500 attività artigianali. Di queste, solo 94 sono da attribuire all’anno 2021. La pesante, quanto attesa, contrazione della demografia delle imprese, così come nel totale delle imprese, non è avvenuta.
Considerando che il comparto artigiano è rappresentato da imprese di micro dimensioni o costituite in forme societarie poco strutturate e quindi meno robuste nell’affrontare gli effetti delle restrizioni alle attività produttive imposte nel corso del 2020 e nel 2021, il sentimento generale era quello di una copiosa emorragia di imprese pesante ma che invece si è tradotta in una buona capacità di resistenza.
Negli ultimi 5 anni, in Sardegna mancano nei registri delle camere di commercio sarde oltre 1.600 attività artigiane. L’infografica mostra una costante discesa che, nel 2021, fortunatamente frena e fa registrare un saldo negativo, rispetto all’anno precedente di -94 imprese, il calo più basso dal 2009 ad oggi. Dal punto di vista occupazionale si registra la forte crescita del numero degli addetti, trend positivo che permette di recuperare il calo del 2020.
In conclusione: nonostante l’effetto COVID non abbia esentato del tutto l’anno 2021, la pronta quanto energica reazione del comparto artigiano fa ben sperare anche per i prossimi anni, instabilità geopolitica internazionale permettendo.