Guida alla rivalutazione dei beni di impresa

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Impresa

Il “Decreto Agosto” convertito nella Legge 126/2020 ha introdotto una nuova disciplina della rivalutazione dei beni di impresa per quanto riguarda i beni materiali e immateriali e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31/12/2019, che può essere effettuata nel bilancio dell’esercizio successivo (Bilancio 2020). In base alle modifiche introdotte dalla nuova norma, la rivalutazione può essere eseguita in due modalità:

  • ai soli fini civilistici, senza assolvimento di imposte sostitutive;
  • rivalutazione anche ai fini fiscali con un’imposta sostitutiva del 3% del valore dei beni strumentali.

I beni rivalutabili sono quelli materiali e immateriali (esclusi i semplici costi pluriennali) che costituiscono immobilizzazioni, e le partecipazioni in società controllate e collegate che costituiscono a loro volta immobilizzazioni. Possono essere rivalutati anche gli immobili, tranne quelli alla cui produzione o scambio è diretta l’attività di impresa, e quelli che nel bilancio relativo all’esercizio in corso al 31/12/2019 sono stati classificati tra le rimanenze.

L’impresa può scegliere di effettuare la rivalutazione per singolo bene e non necessariamente per categorie omogenee, come previsto dalle precedenti disposizioni.

Si può inoltre optare per il versamento di un’imposta sostitutiva del 10% che permette di trasformare il saldo attivo in una riserva di utili distribuibile ai soci, con un risparmio fiscale stimato attorno al 15%.

Argomenti
Agevolazioni imprese
11/12/2020