"Futurae", Ministero del Lavoro, Unioncamere e Camere di Commercio alleate per sostenere l'imprenditoria migrante

Browse
futurae

Si chiama “Futurae” ed è una buona pratica che ha per protagoniste le Camere di Commercio di Biella Vercelli, Torino, Como Lecco, Milano Monza e Brianza, Pavia, Padova, Venezia Rovigo, Verona, Modena, Reggio Emilia, Roma, Caserta, Bari e Cosenza col supporto di Unioncamere e la promozione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con l’obiettivo di formare e accompagnare nei primi passi l’imprenditoria migrante. Gli enti coinvolti potranno inserire un’ampia platea di aspiranti imprenditori – composta da migranti, seconde generazioni e cittadini dell’Unione Europea – in percorsi di orientamento e di valutazione della propensione imprenditoriale. Al termine del percorso, una parte dei destinatari accederà a iniziative di accrescimento delle competenze tecniche, organizzative, commerciali e normative.

Gli aspiranti imprenditori saranno affiancati durante il percorso di sviluppo dei business plan, nell’individuazione di canali di finanziamento e nell’accesso al credito. I progetti ritenuti più sostenibili saranno accompagnati durante la startup, per creare nuove aziende a titolarità migrante o mista. Nell’ambito dell’iniziativa, inoltre, diventa operativo un Osservatorio nazionale sull’inclusione socio-economica e finanziaria che elaborerà i dati già in possesso delle Camere di Commercio, realizzando anche ulteriori indagini a livello nazionale. Stando alle cifre rese note da Unioncamere-InfoCamere, le imprese migranti allo stato attuale sono oltre 621 mila, il 10% delle imprese registrate in Italia. I Paesi d’origine più rappresentati sono Marocco, Cina e Romania.

Argomenti
Formazione e risorse umane
31/07/2020