
Dopo due anni di stop il Regno unito riapre le porte alle piante ornamentali delle aziende florovivaistiche italiane. Questo settore, che ha un peso economico significativo, era stato bloccato a partire da ottobre 2024 a causa di una decisione delle autorità sanitarie britanniche. Il motivo? Più volte era stato trovato l'insetto Pochazia shantungensis in piante provenienti dall’Italia. Il blocco aveva causato notevoli danni al settore florovivaistico italiano, poiché le piante sequestrate venivano poi distrutte.
Dopo un lungo periodo di analisi, le autorità britanniche hanno finalmente dato il via libera alla ripresa dei commerci, annunciando che il mercato può riaprire. Questo risultato positivo è stato possibile anche grazie al supporto delle autorità fitosanitarie italiane, che in collaborazione con il CREA hanno assistito gli esperti britannici durante un audit svolto in Toscana e Lombardia lo scorso marzo.
La valutazione del rischio fitosanitario condotta dai britannici, chiamata Rapid Pest Risk Analysis (PRA), ha concluso che nessuna zona del Regno Unito è abbastanza calda da favorire la diffusione e la crescita dell’insetto. Di conseguenza, non ci sono più i presupposti per mantenere il blocco, poiché non si prevedono insediamenti dell’insetto né danni economici rilevanti.
Questa decisione assume una grande rilevanza per gli operatori italiani del settore, per i quali il mercato britannico rappresenta un grande sbocco: nel 2024, infatti, l’export verso il Regno Unito aveva raggiunto i 42,6 milioni di euro, e i tre mesi di stop avevano causato un calo del 3,2%.