Europa, una scorta agli Stati membri per contrastare il Coronavirus

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Una scorta per consentire agli Stati europei di ottenere rapidamente le forniture per contrastare il coronavirus. È quella attivata dalla Commissione europea attraverso il progetto rescUE, una riserva comune di attrezzature mediche di emergenza che sarà ospitata in uno o più Stati membri. La scorta accoglierà, tra le altre cose, attrezzature mediche destinate alla terapia intensiva come i ventilatori, dispositivi di protezione individuale, mascherine riutilizzabili, vaccini e sostanze terapeutiche e infine forniture per laboratori.

RescEU rientra nel cosiddetto "meccanismo di protezione civile dell'UE" che promuove la cooperazione tra gli Stati partecipanti svolge e un ruolo cruciale nel coordinamento della risposta alle catastrofi in Europa e in altre parti del mondo. Lo scopo è migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi. All'interno di questo grande "contenitore" comunitario sono già presenti aerei ed elicotteri per la lotta agli incendi boschivi. Gli Stati membri che desiderano ospitare rescEU potranno richiedere da oggi una sovvenzione diretta della Commissione europea, che interverrà coprendo il 90 per cento della spesa. Il restante 10 % sarà a carico dello Stato membro.

La distribuzione delle attrezzature sarà gestita dal Centro di coordinamento della risposta alle emergenze che valuterà l'invio nelle aree dove sono più necessarie. Per l'intervento sono stati stanziati 50 milioni di euro, 40 dei quali devono essere approvati dalle autorità di bilancio.

Attualmente tutti gli Stati membri dell'UE partecipano al meccanismo di protezione civile, oltre a Islanda, Norvegia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro e Turchia. Dal momento della sua nascita nel 2001, questo strumento ha risposto a oltre 330 richieste di assistenza all'interno e all'esterno dell'UE.

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Agevolazioni imprese
23/03/2020