Energia idroelettrica, dalla giunta regionale 4milioni per progettare nuovi impianti

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energia rinnovabile - immagine simbolica

La giunta regionale ha dato il via libera al programma di interventi triennale proposto dall’assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, con cui si sbloccano 4milioni di euro destinati a progettare e realizzare nuovi impianti di produzione di energia idroelettrica e a riqualificazione le opere del Sistema idrico multisettoriale regionale. L’obiettivo dell’esecutivo presieduto da Christian Solinas è di affrancare il settore idrico multisettoriale dall’utilizzo di energia di origine fossile e raggiungere l’equilibrio economico di bilancio alla voce energia, pareggiando il costo di acquisto dell’energia elettrica col valore economico dell’energia elettrica prodotta. Così si spiega l’esigenza di finanziare da subito la progettazione di interventi che al momento non hanno una dotazione finanziaria.

La progettazione di un impianto idroelettrico ad accumulo nel sistema delle dighe Cantoniera e Pranu Antoni costerà 190mila euro, quello per un impianto mini-idroelettrico a recupero di energia nella diga di Santa Lucia 167mila, quello analogo nel collegamento tra l’invaso dell’Alto Temo e l’invaso del Cuga 334mila, quello a valle dell’esistente impianto di sollevamento di Monteleone Roccadoria – che collega l’invaso dell’Alto Temo con quello del Bidighinzu – costerà 220mila euro, l’impianto nel punto di rilascio sulla vasca di compenso Coraxis 205mila, quello ottenibile dai trasferimenti idrici tra la traversa Ponte Valenti e l’invaso del Bidighinzu 282mila.

Rientrano nel piano della Regione anche la connessione dei comprensori irrigui del Consorzio di Bonifica del Cixerri e la condotta adduttrice del collegamento Centrale Murtas – Vasca Carraras, costo 100mila euro, il collegamento tra l’invaso sul Rio Leni e l’invaso di Sa Forada de S’Acqua a Santu Miali, un’opera da 540mila euro, la riqualificazione e il riassetto Canale Adduttore Principale Sarais – Sa Forada da 230mila, e la riqualificazione Canale Rip. S-W tratta R7 e Collegamento con Acquedotto Industriale, per cui ci sono 120mila euro.

Rientrano nei 4 milioni di progettazioni finanziate la riqualificazione del Nodo Macchiareddu da 250mila euro, l’impianto idroelettrico ad accumulo tra gli invasi Monte Poni e Punta Gennarta da 639mila, l’impianto idroelettrico a recupero energetico dai volumi trasferiti tra la diga di Sa Forada de S’Acqua e il torrino Ichnusa per 179mila, quello a valle della diga del Cuga da 220mila, quello dai trasferimenti idrici previsti tra l’area di Medau Zirimilis e l’invaso di Bau Pressiu da 122mila euro e lo studio di fattibilità per la manutenzione straordinaria delle opere in linea del Simr per 200mila euro.

«Ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche invasate nei bacini artificiali e abbattere i costi energetici sostenuti dal sistema idrico multisettoriale è tra gli obiettivi perseguiti in un’ottica di maggiore efficienza ed efficacia del sistema idrico», rileva Solinas. «Sviluppare l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fotovoltaico e idroelettrico vuol dire perseguire la piena efficienza nella gestione del servizio idrico», aggiunge. «Il fabbisogno energetico dell’Ente Acque della Sardegna per fornire il settore agricolo e per gli usi civile e industriale registra annualmente un deficit energetico rilevante», sottolinea Salaris. «Intervenire con investimenti su nuove opere e su quelle esistenti – conclude - è strategico».

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Energia
03/01/2022