E-commerce, 5 regole da conoscere per comprare in sicurezza

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Con la pandemia da covid 19 si è assistito a un boom delle vendite online di prodotti, in ogni settore. Mercato su cui molte aziende hanno trovato l’ossigeno per sopravvivere alla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria. Ecco una rapida guida sulle principali regole che devono essere applicate al commercio via internet.

 

  • Diritto di recesso

Il rivenditore online deve espressamente informare i visitatori del sito sui termini e le condizioni del diritto di recesso, che prevede per gli acquirenti la possibilità di restituire i prodotti acquistati online e ottenere il rimborso del prezzo senza la necessità di fornire alcuna giustificazione. Il consumatore può esercitare questo diritto entro 14 giorni dall’acquisto, e il venditore, entro 14 giorni dalla data in cui riceve la comunicazione del cliente di voler restituire il prodotto, ha l’obbligo di effettuare il rimborso. Anche il termine per restituire il prodotto è di 14 giorni, a partire dalla data in cui è stata comunicata la decisione di recedere dall’acquisto.

 

  •  Garanzia legale per i prodotti difettosi

Se i prodotti acquistati online presentano difetti di conformità, il consumatore può chiederne la sostituzione, la riparazione senza ulteriori costi a suo carico o il rimborso del prezzo d’acquisto. Il venditore è inoltre obbligato a informare l’acquirente sui diritti esplicitati nella garanzia legale, che scade dopo due anni dalla consegna del prodotto.

 

  • Gdpr, protezione dati e cookies

Il Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (Gdpr) obbligano anche i siti e-commerce di informare gli utenti su come e per quanto tempo saranno utilizzati e conservati i loro dati. Devono essere chiaramente esplicitati il diritto all’oblio, il diritto a domandare la sospensione del trattamento, a presentare un reclamo al Garante della privacy, il diritto alla portabilità dei dati e a ricevere ulteriori informazioni. I siti e-commerce che non applicano queste regole di informazione incorrono in sanzioni amministrative. Per quanto riguarda i cookies, la normativa europea impone ai siti di informare preventivamente gli utenti in merito alla presenza di quelli cosiddetti “di profilazione”. I siti sono obbligati a fornire un accesso all’informativa completa sull’uso dei cookies.

 

  • Certificazioni fiscali

L’obbligo di certificazione fiscale delle operazioni tramite il rilascio di fattura, ricevuta o scontrino generalmente previsto per le imprese italiane non si applica alle vendite di beni on-line verso consumatori. La fattura va emessa solo se richiesta dal cliente al momento dell’acquisto del bene.

 

  • Contributi ambientali

Molti stati europei impongono il versamento di un contributo ambientale per l’introduzione sul territorio di imballaggi che dovranno poi essere smaltiti. Se l’obbligo sorge indipendentemente dalle quantità introdotte sul territorio, sarà necessario registrarsi presso il consorzio competente nel Paese, versare i relativi contributi e presentare le dichiarazioni periodiche previste dalle normative in vigore nello Stato in cui si vendono i prodotti.

Argomenti
Startup e imprese innovative
23/12/2020