"Decontribuzione Sud", nel 2021 ne hanno usufruito oltre 2,6 milioni di lavoratori

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lavoro in un'azienda di trasformazione agricola - immagine simbolica

Sono oltre 2,6 milioni i lavoratori che nel 2021 hanno usufruito della misura “Decontribuzione Sud”. Secondo i dati elaborati dall’Inps e illustrati alla Camera dei deputati dalla sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale, Dalila Nesci, la decontribuzione del 30% per i lavoratori delle imprese che operano nelle regioni meridionali è stata utilizzata nell'anno 2021 da 368.307 datori di lavoro per 2.649.783 rapporti lavorativi.

Solo nei mesi compresi tra gennaio e novembre 2021, l'agevolazione è servita a promuovere 1.121.414 assunzioni e 86.108 trasformazioni, per un totale di oltre 1,2 milioni di nuovi contratti di lavoro.

Il settore che nei primi 11 mesi del 2021 più ha beneficiato della decontribuzione è quello del commercio con oltre 495mila nuovi rapporti di lavoro, seguito da attività professionali e amministrative (oltre 190mila nuovi contratti), costruzioni (più di 178mila) e attività manifatturiere (oltre 152mila).

In totale, da quando è entrata in vigore nell'ottobre 2020 fino al dicembre 2021, l'agevolazione ha consentito alle imprese di risparmiare 3,8 miliardi di euro, in buona parte finanziati dal programma europeo React-EU.

La decontribuzione è stata finora confermata fino al 30 giugno 2022, in linea con la proroga stabilita dalla Commissione europea del Quadro temporaneo degli aiuti di Stato. Il Governo italiano ha manifestato l’intenzione di rendere stabile l'intervento nel medio periodo, così da farlo diventare un sostegno strutturale al rilancio dell'occupazione nel Mezzogiorno, in particolare quella giovanile e femminile. In quest’ottica è stato avviato un confronto con la Commissione per individuare una base giuridica differente, che possa consentire di prolungare la decontribuzione anche oltre la scadenza del Quadro temporaneo.

Argomenti
Agevolazioni imprese
23/03/2022