Dati Istat: cresce la fiducia di imprese e consumatori

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Ad aprile 2023 l’Istat stima una crescita sia della fiducia delle imprese sia della fiducia dei consumatori. Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo tornando sul livello di luglio 2022 il valore più elevato negli ultimi 10 mesi. L’aumento dell’indice registrato ad aprile è la sintesi di valutazioni settoriali piuttosto eterogenee: in miglioramento nei servizi di mercato e nelle costruzioni e in diminuzione nella manifattura e nel commercio al dettaglio.

Il clima di fiducia dei consumatori cresce per il terzo mese consecutivo e raggiunge il valore massimo da marzo 2022. La dinamica positiva dell’indice riflette il miglioramento dei giudizi sulla situazione economica generale e su quella corrente mentre le opinioni sul quadro personale e futuro sono improntate alla cautela.

Analizzando i dati ad aprile 2023 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, passato da 105,1 a 105,5, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che passa da 110,1 a 110,5.

Le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori evidenziano variazioni eterogenee sintetizzate da quattro indicatori: il clima economico e quello corrente aumentano passando, rispettivamente, da 117,4 a 119,0 e da 99,5 a 100,2; il clima personale rimane sostanzialmente stabile, da 101,0 a 100,9, mentre il clima futuro diminuisce da 113,5 a 113,3.

Per quanto riguarda le imprese, il clima di fiducia migliora nei servizi di mercato (da 103,9 a 105,5), grazie al contributo positivo dei servizi turistici e dei servizi alle imprese, ed anche nelle costruzioni (da 159,1 a 164,2) dove la crescita è sostenuta principalmente dal settore della costruzione di edifici.

Nella manifattura l’indice è stimato in diminuzione, da 104,1 a 103,0; la dinamica negativa è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie (beni di consumo, intermedi e strumentali). Anche nel commercio al dettaglio si evidenzia un peggioramento del clima di fiducia (l’indice passa da 115,7 a 113,0) dovuto quasi esclusivamente all’evoluzione negativa della fiducia nella distribuzione tradizionale.

In relazione alle componenti degli indici di fiducia, nelle costruzioni tutte le variabili registrano un andamento positivo mentre nei servizi di mercato opinioni sull’andamento degli affari e aspettative sugli ordini in miglioramento si uniscono a giudizi sugli ordini in peggioramento. Nella manifattura e nel commercio al dettaglio tutte le componenti si deteriorano.

28/04/2023