Crisi Ucraina: sì dell'Ue a 2,8 miliardi di euro per aiutare le imprese del Sud Italia

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Commissione europea

La Commissione europea ha reso disponibili 2,8 miliardi di euro per aiutare le imprese del Sud Italia, Sardegna compresa, a superare le difficoltà operative e sui mercati provocate dal conflitto bellico in Ucraina.

La dotazione finanziaria fa parte di un regime italiano approvato dalla Commissione europea nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti di Stato.

La misura è tesa a ridurre il livello dei contributi obbligatori dovuti dai datori di lavoro privati attivi nelle regioni meridionali d'Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che risentono delle conseguenze socioeconomiche dell'attuale crisi geopolitica.

Nell'ambito del regime, l'aiuto assumerà la forma di una riduzione del 30% dei contributi previdenziali dovuti dal beneficiario per il periodo compreso tra il 1º luglio e il 31 dicembre 2022 per i contratti con sede di lavoro nelle regioni ammissibili. La misura sarà accessibile alle imprese di tutte le dimensioni che operano nelle regioni dell’Italia meridionale e in tutti i settori colpiti dalla crisi attuale e dalle relative sanzioni, a eccezione dei settori finanziario, agricolo primario e del lavoro domestico.

La Commissione ha dato suo benestare dopo avere constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l'aiuto non supererà i 35 000 euro per impresa operante nei settori della pesca e dell'acquacoltura o i 400.000 euro per impresa operante in tutti gli altri settori, e sarà concesso entro il 31 dicembre 2022.

25/06/2022